COP16: La Cooperazione Italiana celebra 25 anni del “Programma Amazonia senza Fuoco” per la prevenzione degli incendi forestali nella regione amazzonica

In occasione della COP16, il “Programma Amazonia senza Fuoco” (PASF) celebra 25 anni di cooperazione internazionale tra Italia e Brasile, Ecuador e Bolivia per la prevenzione degli incendi forestali nella regione amazzonica.

L’evento, organizzato in collaborazione con CAF – Banco di Sviluppo dell’America Latina e dei Caraibi, l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), il Fondo Italo-Ecuadoriano per lo Sviluppo Sostenibile (FIEDS), e i Ministeri dell’Ambiente dei paesi partner, ha l’obiettivo di evidenziare i risultati raggiunti in tre decenni di lavoro per la conservazione e protezione della biodiversità amazzonica.

Dal 1999, il PASF ha promosso una gestione integrale del fuoco in Brasile, Bolivia ed Ecuador, paesi pionieri nell’adozione di strategie di prevenzione degli incendi. Con il sostegno della Cooperazione Italiana, il programma ha contribuito in modo significativo alla riduzione degli incendi nelle aree di intervento, migliorando le capacità locali nella gestione dei rischi e sensibilizzando le comunità locali.

“Le immagini e i dati che in queste ultime settimane circolano nei media di tutto il mondo testimoniano che l’Amazzonia sta bruciando. Programmi di cooperazione come il PASF, che pongono al centro la prevenzione degli incendi forestali, sono fondamentali e vanno sostenuti e promossi anche in futuro”, ha commentato Mario Beccia, Direttore di AICS Bogotá.

La Cooperazione Italiana è orgogliosa di aver contribuito alla riduzione dei focolai nelle aree di intervento fino al 75% in Brasile, al 96% in Bolivia e all’85% in Ecuador.L’evento è stato un’occasione per riflettere sulle sfide ancora presenti nella lotta contro gli incendi forestali, aggravate dai cambiamenti climatici e dalla crescente pressione sulle risorse naturali. È stata sottolineata l’importanza di avere personale qualificato, conoscenze e strumenti di intervento, strategie di prevenzione a livello locale, nazionale e regionale, e infine l’importanza di continuare a lavorare con una visione regionale in totale singergia tra i paesi del bacino amazzonico con l’obiettivo di proteggere uno degli ecosistemi più preziosi del pianeta.

L’AICS conclude con successo la sua partecipazione alla COP16 di Cali

Si è conclusa la partecipazione dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) alla sedicesima Conferenza delle Parti (COP16) della Convenzione sulla Biodiversità, tenutasi a Cali, Colombia, dal 21 ottobre al 1° novembre 2024. L’evento, organizzato con il tema “In pace con la natura“, ha offerto uno spazio di confronto unico sulla conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità, in un contesto globale sempre più impegnato a fronteggiare la scarsità delle risorse naturali e i cambiamenti climatici.

Presso la zona verde della conferenza, aperta al pubblico nel cuore di Cali, AICS ha accolto visitatori e sostenuto attivamente il dialogo sullo sviluppo sostenibile e la protezione ambientale. Lo stand dell’Agenzia ha ospitato incontri quotidiani le istituzioni e la societá civile, incluse le ONG italiane –CESVI, CISP, COOPI, Coopermondo, COSPE e Oikos – impegnate in Colombia e nella regione sudamericana.

Un punto di particolare interesse è stata la “Fiera di Green Business”, svoltasi dal 27 al 29 ottobre. AICS ha facilitato la partecipazione di 17 produttori agro-ecologici e 30 iniziative imprenditoriali ecosostenibili, molte delle quali supportate nell’ambito del programma DRET II, implementato in collaborazione con l’Unione Europea e la FAO. Questo evento ha messo in luce le pratiche virtuose e innovative per lo sviluppo sostenibile, promuovendo un’economia rispettosa dell’ambiente.

L’agenda eventi ha previsto piú di 15 appuntamenti rivolti ad un pubblico eterogeneo per etá, interessi e occupazione, con l’obiettivo di stimolare il dialogo sullo sviluppo sostenibile e i meccanismi di cooperazione internazionale

Tra gli eventi, uno dei più rilevanti è stata la celebrazione dei 25 anni del “Programma Amazzonia senza Fuoco” (PASF), un esempio concreto di cooperazione internazionale per la prevenzione degli incendi e la gestione sostenibile del territorio, nato nel 1999 dalla collaborazione tra Italia e Brasile e poi esteso a Bolivia ed Ecuador.

L’AICS ha inoltre ribadito il suo impegno verso interventi che rafforzano il legame tra la protezione ambientale e lo sviluppo socio-economico delle comunità locali, in un’ottica di pace e sostenibilità globale. L’evento dedicato a questa tematica, tenutosi il 28 ottobre, ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali, tra cui il Sottosegretario Barbaro e l’Ambasciatore d’Italia in Colombia, Giancarlo Maria Curcio.

Infine, il 31 ottobre, la Presentazione del Manifesto della Gioventù Rurale ha rappresentato un momento di grande coinvolgimento e partecipazione. Frutto del lavoro di oltre 170 giovani riunitisi ad agosto a Nuquí, il Manifesto é stato firmato dalla Presidente della COP16, la Ministra María Susana Muhamad. Il documento  riafferma l’importanza della voce delle nuove generazioni nei processi decisionali legati alla crisi climatica e alla conservazione delle risorse naturali.

Da Nuqui, nel pacifico colombiano, giovani rurali di tutta l’America Latina e Caraibi hanno lanciato un appello all’azione per preservare la biodiversitá in vista della COP16

[COMUNICATO STAMPA]

  • Durante tre giorni, giovani di diversi Paesi si sono riuniti in una delle aree piú biodiverse al mondo per costruire un manifesto e integrare le loro istanze nell’agenda globale della biodiversità e dello sviluppo sostenibile.
  • Questo vertice si aggiunge agli eventi che precedono la Conferenza delle Parti- COP16, il più importante appuntamento mondiale sulla biodiversità, che si terrà a Cali dal 21 ottobre al 1° novembre.

 

Nuquí, 2 settembre 2024 – Dal 29 al 31 agosto, quasi 170 giovani rurali provenienti dall’America Latina e dai Caraibi si sono riuniti a Nuquí, nel dipartimento del Chocó sulla costa pacifica della Colombia, per partecipare al vertice “Giovani rurali in pace con la natura” con l’obiettivo di rafforzare e unificare le loro voci in un manifesto, che sarà presentato alla COP16 sulla biodiversità a Cali e in altri scenari globali, come il vertice UE-CELAC del 2025. L’evento é stato uno spazio unico di dialogo tra giovani, istituzioni governative e organizzazioni internazionali.

Organizzato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), dall’Unione europea (UE),  dalla Tavola sull’imprenditorialità e l’occupabilità dei giovani nelle aree rurali (MEEJR), dalla Rete di giovani professionisti per lo sviluppo agricolo (YPARD), dalla Rete globale dei giovani per la biodiversità (GYBN), insieme al Goberno colombiano e il Governatorato del Choco, l’evento si inserisce nello storico Festival della Migrazione che da piú di 25 anni – grazie all’impegno dell’organizzazione Mano Cambiada – promuove la conservazione delle specie migratorie e valorizza il patrimonio culturale e ambientale del Pacifico colombiano

Il manifesto, firmato in una delle aree più biodiverse al mondo, presenta una serie di sfide e possibili soluzioni, attraverso cinque assi tematici: agricoltura sostenibile e sicurezza alimentare; diritti umani, sicurezza e pace con la natura; conservazione e cambiamenti climatici; governance; istruzione, scienza e tecnologia.

“Ascoltare le idee, le prospettive e le esperienze dei giovani, in particolare di quelli delle zone rurali, è fondamentale per costruire ‘la pace con la natura’. Non è possibile parlare di tutela della biodiversità senza renderli partecipi attivamente. Questo manifesto deve diventare uno strumento importante per i negoziati durante la COP16, poiché i giovani rurali svolgono un ruolo cruciale nella conservazione dell’ambiente e nell’attuazione del Quadro globale per la biodiversità Kunming-Montreal”, ha dichiarato Renzo Garcia, responsabile della mobilitazione e della partecipazione della COP16.

Allo stesso modo, Sergio Bustos, membro della Segreteria tecnica della MEEJR, ha spiegato che “il manifesto vuole essere una pietra miliare per la gioventù rurale, contadina e diversificata dell’America Latina e dei Caraibi. È un’opportunità unica per rafforzare le reti giovanili nella regione e incoraggiare la loro partecipazione nella definizione di piani d’azione per la biodiversità e lo sviluppo sostenibile”.

I giovani, responsabili della tutela della biodiversità

La partecipazione dei giovani delle aree rurali è fondamentale per la protezione e il ripristino della biodiversità. Come attori chiave nella gestione del pianeta e dei suoi ecosistemi, ora e in futuro, i giovani portano una prospettiva unica e idee innovative per la sua conservazione. Le loro proposte possono portare a soluzioni più efficaci e sostenibili, promuovendo una nuova generazione di leader ambientali.

Secondo l’ambasciatore dell’UE in Colombia, Gilles Bertrand, “la creazione e la diffusione di questo manifesto è un esercizio storico e necessario. I dati del DANE mostrano un aumento del 20% della migrazione giovanile dalle campagne alle città nell’ultimo decennio, principalmente a causa della mancanza di opportunità nelle zone rurali. L’Unione europea ritiene essenziale attuare azioni concrete per affrontare queste sfide e ricollegare le regioni rurali e urbane del Paese. In questo compito di non escludere nessuno, i giovani delle aree rurali sono una delle forze essenziali di proposta e trasformazione.”

L’inclusione dei giovani nei meccanismi decisionali per la prevenzione dei conflitti e la costruzione della pace é stata ribadita nella risoluzione 2250 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Inoltre, l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile sottolinea la necessità di investire nella gioventù rurale per garantire uno sviluppo inclusivo e sostenibile, con un impatto positivo sulla sicurezza alimentare e sulla riduzione della povertà.

Liliana Ramírez Hinojosa, membro del Chocó del Comitato consultivo giovanile dell’UE in Colombia, Juventudes Diversas Por la Vida, ha aggiunto che i giovani “cercano di costruire la pace da diversi scenari, non solo urbani ma anche rurali. Siamo venuti qui perché vogliamo essere ascoltati al più importante vertice sulla biodiversità del mondo, che si terrà a Cali”.

Mario Beccia, direttore della Sede Regionale AICS Bogotá, ha sottolineato che “questo è uno spazio di dialogo unico per contribuire alla conversazione globale sulla biodiversità e sulla coesistenza pacifica con la natura. La Cooperazione italiana è orgogliosa di partecipare e investire in un evento di tale portata che consolida la nostra missione di rafforzare i giovani e promuovere il dialogo tra le autorità locali e le piattaforme giovanili nazionali e internazionali verso un modello di sviluppo rurale più inclusivo e sostenibile”.

La Governatrice del Chocó, Nubia Carolina Córdoba, ha commentato cosí l’evento: “Apprezziamo che il Vertice si sia tenuto nel Dipartimento del Chocó, una delle aree più ricche di biodiversità del mondo; la COP ci permette di mostrare la relazione interdipendente tra le comunità etniche e il territorio, un legame che ha portato a pratiche sostenibili di conservazione, gestione e utilizzo della biodiversità”. Ha inoltre spiegato che la COP16 darà potere alle comunità indigene e afro-discendenti del Chocó, che sono state custodi della biodiversità per generazioni, dando loro voce nella creazione di politiche globali.

 

>> Clicca qui per scaricare il comunicato stampa