Amazonía+: progressi e prospettive nella lotta contro la deforestazione, il degrado forestale e la prevenzione degli incendi boschivi

L’11 e il 12 febbraio 2025 si è svolto presso la sede dell’Organizzazione del Trattato di Cooperazione Amazzonica (OTCA) a Brasilia il secondo Comitato Strategico di AMAZONÍA+, un programma finanziato dall’Unione Europea e implementato negli otto Paesi amazzonici dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), in qualità di capofila, insieme a Expertise France e alla Fondazione Internazionale e Iberoamericana di Amministrazione e Politiche Pubbliche (FIIAPP). L’evento ha riunito delegati dei Paesi amazzonici, rappresentanti dell’OTCA, della Rete delle Organizzazioni Indigene del Bacino Amazzonico (Coordinadora de las Organizaciones Indígenas de la Cuenca Amazónica – COICA), della Direzione generale per le partnership internazionali della Commissione Europea (INTPA) e del Centro Comune di Ricerca dell’Unione Europea (Joint Research Centre – JRC), nonché i direttori regionali delle tre agenzie attuatrici.

Nel corso dei due giorni di lavori sono stati presentati i principali risultati raggiunti nel 2024 a livello regionale ed è stato condiviso il piano operativo per il 2025, raccogliendo feedback e raccomandazioni dai partecipanti.

Il 2024 è stato un anno impegnativo, segnato da incendi devastanti in Brasile, Bolivia, Perù, Ecuador e Colombia, che hanno nuovamente evidenziato l’urgenza di intensificare gli sforzi in materia di prevenzione, formazione ed educazione. AMAZONÍA+ ha conseguito importanti risultati che dimostrano l’impegno e la cooperazione di tutti gli attori coinvolti nella protezione della biodiversità della più grande foresta tropicale al mondo. Uno dei risultati più significativi è stato il rafforzamento delle reti strategiche a livello regionale, come la RAMIF (Rete Amazzonica per la Gestione Integrata del Fuoco) e la RAFO (Rete delle Autorità Forestali), in stretta collaborazione con l’OTCA. Il potenziamento delle capacità, considerato un pilastro fondamentale, ha coinvolto oltre 150 partecipanti dai Paesi amazzonici attraverso sei corsi di formazione per brigadisti specializzati nella gestione integrata del fuoco (BREMIF). Inoltre, sono stati organizzati un corso regionale sulla formazione per il monitoraggio satellitare degli incendi boschivi e formazioni transfrontaliere di successo tra Ecuador, Perù e Colombia, promuovendo la cooperazione e lo scambio di conoscenze tra Paesi vicini.

Sempre nel 2024, l’Osservatorio Regionale Amazzonico (ORA) dell’OTCA ha sviluppato due applicazioni che consentono la caratterizzazione dei vigili del fuoco in Amazzonia e la registrazione degli incendi. A livello di know-how, sono stati realizzati studi chiave per la regione, generando informazioni preziose per il processo decisionale. Tra questi, il secondo rapporto regionale sulle foreste amazzoniche, che sarà presentato alla COP30 di Belém, il rapporto regionale sulle certificazioni e qualifiche delle brigate forestali in Amazzonia, lo studio sulla migrazione transfrontaliera della deforestazione e il rapporto regionale sull’aggiornamento delle aree protette nei Paesi amazzonici. Infine, è stata fornita assistenza tecnica per il rafforzamento dei quadri normativi a livello nazionale e locale.

Per il 2025, il programma continuerà a rafforzare le capacità tecniche e normative dei Paesi amazzonici a livello regionale, nazionale e locale, garantendo un approccio integrato nella lotta contro la deforestazione e il degrado forestale.

Il programma AMAZONÍA+

Lanciato nel luglio 2023, AMAZONÍA+ è un programma regionale che coinvolge gli otto Paesi amazzonici: Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Guyana, Perù, Suriname e Venezuela. Il suo obiettivo principale è sostenere questi Paesi nella lotta contro la deforestazione e il degrado forestale, con un focus specifico sugli incendi boschivi e sulla governance, coinvolgendo le popolazioni indigene e le comunità locali.
Gli incontri annuali del Comitato Strategico rappresentano spazi di dialogo e coordinamento tra i Paesi e le organizzazioni partner, consentendo un allineamento tra le esigenze locali e le azioni del programma. A livello nazionale e locale, i piani di lavoro vengono definiti in collaborazione con i Paesi partner e attraverso bandi di finanziamento.

Donne alla guida di progetti ambientali a FIMA 2023: tre seminari su economia circolare e pagamenti per i servizi ambientali

Si è conclusa con un totale di 11mila presenze l’ottava edizione della Fiera Internazionale dell’Ambiente (FIMA), evento in cui attraverso mostre, stand commerciali e spazi accademici si è data visibilità ai più importanti progetti ambientali della Colombia, rappresentativi del Piano di Sviluppo Nazionale Colombia, potenza mondiale di vita.

In questa edizione si è evidenziato il ruolo di primo piano delle donne nel settore ambientale: dalle corporazioni autonome, ai dipartimenti di sostenibilità delle grandi aziende colombiane, passando per l’accademia e, naturalmente, il settore pubblico, le donne guidano l’agenda ambientale. L’atto inaugurale della Fiera, presieduto dalla Ministra dell’Ambiente, Susana Muhamad, e dal Vice Presidente Francia Márquez, Jhenifer Mojica, con la partecipazione del Ministro dell’Agricoltura, i Ministri dell’Istruzione e dello Sport e Sara Sofía Díaz, la “Greta Thumberg colombiana”, ha dimostrato che le donne colombiane si impegnano per lo sviluppo sostenibile del Paese, in una prospettiva inclusiva e di protezione delle comunità, dell’acqua e della biodiversità.

Il Programma di sviluppo rurale incentrato sul territorio (DRET II) non ha fatto eccezione. I progetti pilota nell’ambito della strategia delle Rutas territoriales che hanno presentato i loro risultati nell’ambito di FIMA 2023 sono guidati da donne, che hanno partecipato all’agenda accademica attraverso interventi relativi al pagamento dei servizi ambientali e all’economia circolare.

Se ve li siete persi, vi invitiamo a vederli:

1. Seminario “Pagamento per i servizi ambientali nel Páramo Cruz Verde – Sumapaz”

Questo progetto pilota, guidato dall’ingegnere ambientale e chimica, Angie Liliana Otálora, è stato implementato con successo dall’acquedotto regionale AGUASISO, un’associazione gestita dall’ingegnere Otálora. Il progetto ha sostenuto l’Alleanza per l’Integrazione Regionale – Páramo Cruz Verde – Sumapaz, nella conservazione, protezione e recupero del páramo. Grazie al lavoro svolto nei comuni di Pasca, Sibaté e Soacha, attualmente esistono 220 registri di proprietà con il potenziale per entrare nel programma di pagamento per i servizi ambientali, che coprono più di 30 villaggi e rappresentano 1.470 ettari da preservare.

2. Seminario “ La governance come pilastro dello sviluppo e rafforzamento dell’economia circolare nei territori”

Questo progetto pilota, realizzato dalla sezione di Montería della Pontificia Università Bolivariana (UPB), è stato diretto dall’economista Ana Karina Romero ed è risultato in una tabella di marcia dell’economia circolare per i territori della regione caraibica. Il lavoro di articolazione tra i tavoli regionali dei cinque dipartimenti si è concluso con risultati positivi e interessanti per il pubblico di FIMA 2023. Oltre a guardare il talk, è possibile visitare la pagina del progetto.

3. Seminario “Analisi delle opportunità della biomassa di canna da zucchero”

Claudia Betancurt, direttrice esecutiva di Biointropic e ingegnere alimentare, ha guidato questo progetto che si è concentrato sull’analisi delle opportunità di mercato per la biomassa residua dal settore della canna da zucchero, in collaborazione con Fedepanela. In questo discorso vengono discussi argomenti quali gli usi industriali e i nuovi modelli di business, secondo i principi della Strategia nazionale per l’economia circolare (ENEC) del Paese, rilevanti per la politica di crescita verde e il Patto verde dell’Unione europea e la sua strategia di economia circolare.

Intervento conclusivo di Furio Massolino, Coordinatore del Programma DRET II