L’UNHCR e la Cooperazione Italiana evidenziano l’impatto dell’assistenza umanitaria a favore della popolazione venezuelana rifugiata in Brasile

©UNHCR/Miguel Pachioni

 

 

 

[Comunicato stampa]

Brasilia, 12 febbraio 2025 – L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) e l’Ambasciata d’Italia a Brasilia, in collaborazione con l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), hanno organizzato oggi l’evento di chiusura del progetto umanitario volto alla protezione e all’inclusione socio-economica di rifugiati e migranti venezuelani in Brasile. Grazie a un investimento di 500 mila euro, l’iniziativa ha beneficiato oltre 5.000 persone nello Stato di Roraima, con particolare attenzione alle comunità indigene, ai bambini e agli adolescenti.

L’evento, ospitato dall’Ambasciata d’Italia a Brasilia, ha riunito rappresentanti dei governi di Italia e Brasile, dell’UNHCR e di organizzazioni partner per sottolineare l’importanza della cooperazione internazionale nella risposta alla crisi migratoria venezuelana. Nel corso dei 12 mesi di attuazione, il progetto “Fornire protezione e assistenza umanitaria alle comunità indigene e ai bambini e adolescenti rifugiati e migranti venezuelani” ha garantito l’accesso a documenti, istruzione, assistenza sanitaria, alloggi d’emergenza e supporto finanziario per le persone in condizioni di vulnerabilità nelle città di Pacaraima e Boa Vista.Il finanziamento della Cooperazione Italiana ha contribuito all’Operazione Welcome – la risposta umanitaria del governo federale brasiliano al forte afflusso di venezuelani al confine tra i due Paesi – garantendo protezione, orientamento legale e alloggi per circa 4.000 rifugiati e migranti. Circa 650 persone in condizioni di estrema vulnerabilità hanno ricevuto assistenza finanziaria per favorire la loro autonomia.

“Questo progetto è stato un faro di speranza per molti. Nell’ultimo anno, abbiamo assistito a progressi significativi nella fornitura di protezione e assistenza umanitaria essenziale alle popolazioni più vulnerabili che attraversano il confine settentrionale del Brasile. L’impatto di questa iniziativa sulla vita delle famiglie venezuelane rifugiate e migranti è inestimabile”, ha dichiarato Davide Torzilli, Rappresentante dell’UNHCR in Brasile.

Sono state inoltre promosse attività sportive e culturali, coinvolgendo direttamente 500 bambini, adolescenti e adulti, contribuendo alla convivenza pacifica e al contrasto della xenofobia.

L’Ambasciatore d’Italia in Brasile, Alessandro Cortese, ha sottolineato l’importanza della cooperazione internazionale: “La solidarietà è un valore fondamentale per l’Italia e siamo impegnati nel sostenere iniziative che garantiscano dignità e opportunità ai rifugiati e ai migranti in condizioni di vulnerabilità”.Il Direttore della Sede Regionale AICS Bogotá, Mario Beccia, ha ribadito: “L’impegno dell’Italia nella risposta umanitaria resta saldo, affinché chi ha più bisogno riceva il supporto necessario per ricostruire la propria vita”. Il Segretario Nazionale per l’Assistenza Sociale del Ministero dello Sviluppo e dell’Assistenza Sociale del Brasile, André Quintão, ha garantito che l’integrazione dei rifugiati resta una priorità nella politica nazionale: “Si tratta di persone che portano con sé conoscenze, competenze, culture e opportunità che arricchiscono il nostro paese. Abbiamo certamente delle sfide, ma è fondamentale che queste popolazioni siano incluse nelle politiche pubbliche brasiliane nella loro diversità”.

L’evento ha visto la partecipazione di famiglie venezuelane beneficiarie del progetto, testimoniando il superamento delle difficoltà affrontate. “Siamo una famiglia di quattro persone e i nostri figli sono stati la motivazione per intraprendere questo viaggio alla ricerca di accesso alla salute, all’istruzione, alla formazione professionale e alla libertà. Durante il nostro percorso abbiamo trovato molte opportunità di crescita che oggi ci permettono di essere al sicuro e di lavorare”, ha raccontato Maria Gabriela, madre venezuelana. Fabrizio Pellicelli, Direttore di AVSI in Brasil, ong italiana che ha implementato il progetto insieme a UNHCR, ha sottolineato la componente umanitaria della risposta emergenziale alla crisi migratoria venezuelana in Brasile. “L’integrazione delle persone deve essere strettamente legata alla loro dignità”, ha affermato, citando un messaggio di Papa Francesco sull’importanza di accogliere, proteggere, promuovere e integrare coloro che hanno dovuto abbandonare le proprie case in cerca di protezione e nuove opportunità.

L’UNHCR ribadisce l’importanza della responsabilità condivisa tra settore pubblico, privato, agenzie di sviluppo e organizzazioni della società civile per garantire una risposta coordinata ed efficace alle sfide dello sfollamento forzato, una crisi che continua a essere sottostimata rispetto ai bisogni reali. L’assistenza umanitaria non solo garantisce la sopravvivenza della popolazione rifugiata, ma apre anche la strada alla loro piena integrazione socio-economica, permettendo loro di contribuire attivamente alla propria autosufficienza e allo sviluppo delle comunità ospitanti.

Iniziative come questa dimostrano come il supporto internazionale possa trasformare le sfide umanitarie in opportunità di inclusione e crescita per tutti, in linea con l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, affinché nessuno venga lasciato indietro.

Italia e Colombia: un nuovo progetto di cooperazione per la valorizzazione del patrimonio culturale e la promozione del turismo sostenibile a Cartagena

©Comune di Cartagena

Grazie a un contributo a dono di 3 milioni di euro del Governo italiano attraverso l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), Cartagena si prepara a valorizzare il suo patrimonio storico, promuovere un modello di turismo sostenibile e inclusivo e rafforzare l’economia locale. L’Ambasciatore d’Italia in Colombia, Giancarlo Maria Curcio, ne ha dato l’annuncio ufficiale venerdì 10 gennaio dal Palazzo della Dogana di Cartagena, insieme al sindaco Dumek Turbay e al Direttore di AICS Bogotá, Mario Beccia.

Il progetto, approvato lo scorso dicembre, prevede una serie di interventi di restauro e protezione dei principali luoghi del centro storico della città, dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO 40 anni fa. In particolare, sarà restaurata la Cattedrale di Santa Caterina d’Alessandria e valorizzata la muraglia (costruita dall’ingegnere italiano Gian Battista Antonelli nel XVII secolo) attraverso passerelle e nuove infrastrutture che rispetteranno il design storico e faciliteranno il passaggio per residenti e turisti.

Il rafforzamento del settore turistico e dell’economia locale rappresenta un altro pilastro del progetto. In totale, 74 venditori tradizionali saranno formati e dotati di nuove postazioni di lavoro. Inoltre, 3.600 operatori turistici, tra cui artigiani, giovani e donne, riceveranno formazione specializzata in gestione urbana, patrimonio culturale e turismo sostenibile, in collaborazione con il Politecnico di Torino. Queste azioni mirano a dignificare il lavoro informale, da cui dipende il 60% della popolazione lavorativa, e a promuovere uno sviluppo più equo e inclusivo.

“L’Italia vuole così rafforzare il proprio impegno in Colombia e, in particolare, a Cartagena, dando nuova vita alle sue iconiche opere architettoniche e puntando sul turismo sostenibile e comunitario”, ha sottolineato l’Ambasciatore Curcio.

Questo progetto rappresenta l’investimento più significativo da parte di un donatore internazionale per preservare il patrimonio culturale di Cartagena. “Siamo molto lieti di poter contare su questo importante sostegno dell’Italia per conservare in maniera integrale il patrimonio architettonico e culturale di Cartagena, a beneficio della comunità locale in termini socioeconomici e per garantire la conservazione a lungo termine delle risorse storiche e culturali. Il nostro turismo, oltre ad essere sostenibile, deve diventare un motore di inclusione socioeconomica per le comunità più vulnerabili”, ha dichiarato Dumek Turbay.

Con questo progetto, l’Italia e AICS riaffermano il loro impegno nel promuovere un modello di sviluppo che coniuga sostenibilità, inclusione e valorizzazione del patrimonio culturale in Colombia.