Con questa infrastruttura, più di 1.400 abitanti delle zone rurali potranno spostarsi per vendere i loro prodotti agricoli nella stagione invernale
Attraverso l’accordo dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), con l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), il Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli (CISP) e il Municipio di Mapiripán Meta, nell’ambito nell’ambito dei territori PDET, sono state consegnate alla comunità nove opere infrastrutturali di drenaggio. Si tratta di sette canali sotterranei e un pontone, per evitare l’allagamento delle strade principali in caso di pioggia e facilitare così la mobilitazione di persone, merci, veicoli e prodotti agricoli in questi settori di difficile accesso nei villaggi di La Cooperativa, Canapure, El Mielón, Caño Ovejas, La Libertad, El Progreso e San Antonio.
Yuli Marcela Briñez, presidente del Consiglio di Azione Comunale del villaggio di Progreso, ci racconta dell’importanza di tale progetto: “Nel punto in cui è stato realizzato il canale sotterraneo in inverno non si poteva passare, quindi i coltivatori non potevano esportare i propri prodotti. Grazie a quest’opera, anche la parte di popolazione che non è direttamente coinvolta nel progetto, potrà beneficiare di una migliore mobilità. Prima potevamo solo andare a cavallo o al massimo in motocicletta, ora invece si può passare con un mezzo carico di bestiame, di manioca, di banane”.
È stato inoltre consegnato uno struttura comunale nei villaggi di Esteros Bajos, Caño Evaristo e San José, uno spazio vitale come luogo di incontro, incontro e formazione per gli abitanti del settore. Queste opere fanno parte della strategia agricola, sociale e ambientale che cerca di dare impulso alla riattivazione economica del comune con lo slogan #AvanzaMapiripán.
Opere infrastrutturali che rafforzano il tessuto sociale
Tutti i lavori sono stati realizzati tramite un processo partecipativo: sono stati concordati con la comunità e si sono svolti incontri di integrazione sociale, dove le famiglie del territorio hanno aiutato a preparare il terreno. In questo modo i villaggi hanno lavorato assieme e il tessuto sociale si è rafforzato.
Rogelio Ayala Monroy, rappresentante legale della Cooperativa agricola di Mapiripán (Coagromapi) del Mielón, ci racconta l’impatto di questi lavori: “Ci hanno dato le risorse, i materiali e la manodopera per due canali di scolo fognari e un enorme pontone, che ha rappresentato un grande aiuto per la comunità, perché le persone della comunità non credevano nemmeno che avremmo costruito quel pontone laggiù. Gli abitanti della zona sono molto contenti”.
Un impegno per lo sviluppo sostenibile
Per decenni e a seguito del conflitto armato che ha afflitto il territorio, la popolazione di Mapiripán si è dedicata alla coltivazione della coca, ma dopo gli accordi di pace firmati dal Governo colombiano nel 2016, Mapiripán è stato dichiarato territorio PDET (Programma di sviluppo con a Focus Territoriale) e da allora le famiglie contadine hanno cercato di recuperare la propria vocazione agricola.
Nella componente agricola del progetto, 120 famiglie contadine partecipano e vengono sostenute per piantare banane, manioca dolce, frutto della passione, canna da zucchero e palma. Oltre a 70 famiglie della comunità Sikuani piantano manioca brava.