Annuncio: Bando di gara per Contributo – Programma ACC AGROCADENAS COLOMBIA

 

 

 

Annuncio: Bando di gara per Contributo

 

Organismo di Contrattazione: Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Colombia – MADR

 

Iniziativa di Sviluppo

 

Programma Tematico “ACC – AGROCADENAS COLOMBIA: Alleanze Pubblico-Private per il Consolidamento della Pace Attraverso il Rafforzamento della Commercializzazione e dei Servizi Primari per il Settore Agricolo Colombiano”


Referenza AID 11753

 

Il presente annuncio ha l’obiettivo di presentare le linee guida generali che orienteranno il prossimo Bando per la selezione dell’ente operatore. Il lancio ufficiale di questo Bando è previsto per gennaio 2024 da parte del MADR (Organismo di Contrattazione). Dopo il lancio, si terrà una sessione informativa per fornire informazioni dettagliate sui criteri e sui processi di candidatura.

Ambito: Il programma tematico mira a rafforzare le filiere produttive di avocado, cacao, caffè, mango e passiflora in Colombia dal punto di vista tecnico, associativo e gestionale. Ciò sarà realizzato promuovendo la collaborazione tra il settore pubblico e privato.

Richiedente: L’ente operatore deve soddisfare i seguenti criteri minimi:

  • Essere una persona giuridica
  • Essere senza fine di lucro
  • Essere un’organizzazione della società civile
  • Essere una persona giuridica colombiana e/o internazionale
  • Essere residente in Colombia o all’estero

Le organizzazioni possono partecipare singolarmente o in consorzi e/o unioni temporanee. I consorzi o unioni temporanee devono essere costituiti da almeno 2 organizzazioni, composti nel seguente modo:

  • Organizzazioni a livello Nazionale: Per le organizzazioni nazionali, devono essere entità senza fine di lucro costituite in conformità con la legislazione nazionale, con domicilio principale in Colombia e personalità giuridica in vigore.

L’organizzazione deve aver lavorato in almeno uno dei dipartimenti in cui si svilupperà il progetto, almeno una volta, durante gli ultimi 10 anni

  • Organizzazioni Non Governative con Domicilio all’Estero: Si considerano persone giuridiche di origine straniera quelle che non sono state costituite in conformità con la legislazione nazionale colombiana e non hanno il loro domicilio in Colombia. I documenti presentati dalle Organizzazioni Non Governative con domicilio all’estero senza scopo di lucro saranno soggetti alla legislazione colombiana. Devono essere entità senza scopo di lucro costituite secondo le norme del loro paese d’origine e registrate nel Registro Unico Aziendale e Sociale – RUES, in conformità con le norme colombiane che regolano lo svolgimento di attività permanenti delle Organizzazioni Non Governative con Domicilio all’Estero.

L’organizzazione deve aver lavorato in almeno uno dei dipartimenti in cui si svilupperà il progetto, almeno una volta, durante gli ultimi 10 anni

  • Ente Non Profit Colombiano con azioni di impatto nazionale. Si intende un’organizzazione di impatto nazionale quando tale entità ha azioni in almeno 4 dipartimenti del territorio nazionale.

L’organizzazione deve aver lavorato in almeno uno dei dipartimenti in cui si svilupperà il progetto, almeno una volta, durante gli ultimi 10 anni

  • Ente Non Profit di carattere internazionale: Si qualificherà con punti aggiuntivi nel processo di valutazione se: almeno 1 membro del consorzio o dell’unione temporanea è un’ Ente Non Profit Internazionale di nazionalità italiana, che deve soddisfare i seguenti criteri:
    • Essere una persona giuridica italiana. 
    • Essere senza fine di lucro.
    • Essere registrata nel Registro Unico Aziendale e Sociale – RUES in Colombia.
    • Aver avuto, almeno, 15 anni di esistenza legale, verificabile con l’atto costitutivo o il documento equivalente.
    • Essere direttamente responsabile nei confronti dei membri del consorzio o dell’unione temporanea della preparazione e gestione dell’azione e non limitarsi semplicemente ad agire come intermediario.
    • Avere esperienza certificata nella promozione di alleanze pubblico-private
    • Avere esperienza comprovata nell’implementazione di almeno cinque (5) progetti di carattere agricolo in America Latina. Specificamente, nel potenziamento delle catene produttive, negli ultimi 10 anni a partire dalla pubblicazione del presente Bando.
    • Avere almeno 5 progetti eseguiti e debitamente liquidati, che nella loro esecuzione, sommando le risorse del finanziatore e contribuite in contropartita, raggiungano complessivamente almeno il 50% delle risorse assegnate nel presente Bando, negli ultimi 10 anni a partire dalla pubblicazione del presente Bando.
    • Dimostrare di aver lavorato in almeno uno dei dipartimenti in cui si svilupperà il progetto, almeno una volta, durante gli ultimi 10 anni.

Durata

La durata iniziale prevista non potrà essere inferiore a 36 mesi.

Importo totale stimato da parte dell’ente appaltante

10.253.435 EURO

Localizazzione

Le attività pianificate devono svolgersi in Colombia, concentrandosi in particolare nei dipartimenti di Huila, Tolima e Arauca, oltre ad altri dipartimenti che saranno approvati dal comitato direttivo dell’accordo.

Requisiti

Le proposte presentate, oltre a indicare il meccanismo di intervento, devono contenere:

  • Metodologia di intervento
  • Strategia di monitoraggio
  • Modalità di gestione, esecuzione e processo decisionale
  • Strategia di comunicazione e visibilità
  • Valore aggiunto dell’Ente Operatore per il raggiungimento efficiente ed efficace degli obiettivi proposti

Valore Aggiunto

Saranno valutate positivamente le proposte:

  • Presentate da organizzazioni colombiane, tenendo conto che ciò consente di rafforzare le loro capacità e leadership locali.
  • Nel caso in cui siano presentate da un ente straniero, questo deve aggiungere valore alla proposta con metodologie per un adeguato trasferimento di conoscenze, lavoro di incidenza o interlocuzione al livello richiesto, rappresentatività, potenziamento delle capacità, ecc.
  • Che propongono approcci o metodologie già testate, presentando i risultati ottenuti in azioni o processi precedenti, nonché i benefici/valore aggiunto del proseguimento proposto.
  • Che identificano e promuovono alleanze strategiche tra Organizzazioni della Società Civile – OSC, Stato, Azienda e/o Accademia, tra gli altri, per rafforzare lo sviluppo inclusivo dei territori.
  • Che rafforzano le capacità di comunicazione delle organizzazioni partecipanti e di base per potenziare il dialogo politico, l’incidenza e la comunicazione attenta al genere, al conflitto, alla violazione dei diritti umani, tra le altre cose.
  • Che prevedono di fornire una linea di base che includa una mappatura per approfondire la comprensione delle disparità di genere esistenti. L’esercizio di elaborazione di una linea di base dovrà essere svolto entro i primi 3 mesi dall’inizio del progetto e dovrà disporre di un budget.
  • Saranno assegnati punteggi aggiuntivi ai consorzi che includono almeno un ente italiano.

Numero di domande

Ciascuna entità, nazionale o straniera, non potrà presentare più di 1 domanda al presente Bando di gara.

Un operatore non potrà far parte contemporaneamente di un altro consorzio o unione temporanea.

 

Dati di contatto: bogota@aics.gov.it, cadenas.agricolas@minagricultura.gov.co

AICS Bogotá e l’ADR continuano ad approfondire i legami di cooperazione per contribuire allo sviluppo rurale della Colombia

I Direttori dell’Agenzia per lo Sviluppo Rurale (ADR) colombiana e dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), sede di Bogotà, hanno avuto un incontro di alto livello per esplorare le opportunità di continuare e rafforzare la proficua collaborazione tra le Agenzie in favore dello sviluppo rurale in Colombia, che sinora attraverso diversi progetti finanziati da AICS, ha beneficiato donne, piccoli produttori, giovani e comunità etniche.

Durante la riunione è stata stabilita una tabella di marcia in linea con il Piano Nazionale di Sviluppo 2022 – 2026 “Colombia potenzia mondiale della vita” e con la missione dell’ADR di trasformare le condizioni di vita della popolazione rurale, attraverso progetti d’impatto che promuovano la sicurezza e la sovranità alimentare, aumentino la competitività delle campagne colombiane e permettano lo scambio di buone pratiche di gestione rurale.

Nell’ambito di questo processo, la cooperazione italiana integrerà i propri obiettivi con i progetti realizzati dall’ADR mirati ad accompagnare la transizione verso modelli di sviluppo rurale sostenibile in Colombia, fornendo assistenza tecnica per la formulazione e l’attuazione di una politica agro-ecologica verde e l’integrazione di modelli di produzione sostenibili che promuovano l’economia circolare. Inoltre, questi interventi miglioreranno l’efficienza dei processi e la commercializzazione dei prodotti dei coltivatori migliorati nell’ambito di queste iniziative.

La collaborazione tra l’AICS e l’ADR incoraggerà inoltre azioni che favoriscano la sinergia tra transizione ecologica, riduzione del divario di genere e nuove opportunità per i giovani delle aree rurali nelle principali catene produttive del Paese per un futuro più prospero della campagna colombiana grazie anche al supporto della cooperazione italiana.

Si è concluso lo scambio di assaggiatori di caffè in Colombia: un altro passo verso l’articolazione delle reti di conoscenza e la cooperazione triangolare tra Colombia, Cuba e Italia nel settore del caffè.

Nell’ambito dell’agenda di cooperazione triangolare tra Cuba, Colombia e Italia, attraverso le sedi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) di Bogotà e L’Avana, nelle ultime due settimane di ottobre sono state sviluppate diverse attività per la diffusione di buone pratiche e conoscenze legate alla produzione sostenibile del caffè, coinvolgendo gli assaggiatori di Cuba a partecipare allo scambio in Colombia. Questa occasione è stata ospitata dall’Università di Antioquia, un’area di grande potenziale produttivo e di riferimento per il caffè.

Gli eventi hanno visto la partecipazione straordinaria dei rappresentanti delle seguenti istituzioni: Università di Antioquia (UdeA) attraverso la Facoltà di Scienze Farmaceutiche e Alimentari, l’Istituto Nazionale di Scienze Agrarie (INCA) di Cuba, il Ministero dell’Agricoltura di Cuba (MINAG) attraverso l’Istituto di Ricerca Agroforestale (INAF), il Centro Nazionale di Ricerca sul Caffè (CENICAFE – Federazione Nazionale dei Produttori di Caffè della Colombia (FNC) e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) attraverso i programmi Más Café e Sviluppo Rurale con Approccio Territoriale (DRETII) dell’Unione Europea, AICS Bogotá e FAO Colombia.

intercambio de catadores de café en Colombia

Tra i risultati raggiunti, c’è stato uno scambio sulle sfide e i progressi nella coltivazione del caffè cubano e colombiano, compreso un corso di formazione per assaggiatori di caffè su un sistema standardizzato e sull’uso dei protocolli Q Arabica Grade, organizzato dalla Facoltà di Scienze Farmaceutiche e Alimentari dell’Università di Antioquia.

La professoressa Luz Stella Artajo, che ha accompagnato la missione dei professionisti cubani in Colombia nell’ambito dello sviluppo del settore del caffè nel Paese, ha sottolineato la qualità e la professionalità delle persone che fanno parte della catena del valore a Cuba.

Per l’articolazione della ricerca e della scienza sul caffè tra i tre Paesi, i partecipanti alle attività si sono impegnati a proseguire l’attuazione del piano di lavoro congiunto e la realizzazione di un’agenda comune, come stabilito nell’accordo interistituzionale del 14 luglio 2023, firmato tra il Ministero dell’Agricoltura di Cuba (MINAG), il Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale di Cuba (MINAG) e il Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Colombia (MINAG), il Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Colombia (MADR), l’Università di Antioquia (UdeA), l’Istituto Nazionale di Scienze Agrarie (INCA) di Cuba, l’Istituto di Ricerca Agroforestale (INAF), il Centro Nazionale di Ricerca sul Caffè (CENICAFE – Federazione Nazionale dei Produttori di Caffè della Colombia (FNC) e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) a L’Avana e Bogotà.

Scambio di assaggiatori di caffè

Con l’obiettivo di rafforzare la rete di conoscenze e approfondire la comprensione e la visione analitica del caffè nella sua interezza, i rappresentanti dell’INCA e dell’INAF hanno visitato il CENICAFE per individuare le sfide, i problemi e le singolarità attuali, il consumo, la qualità e la produzione nei diversi scenari del caffè, al fine di proporre possibili soluzioni in base ai punti di forza istituzionali dei partecipanti.

intercambio de catadores de café en Colombia

L’ultimo giorno, il 30 ottobre, ha permesso la chiusura delle attività e, oltre alla consegna dei diplomi di partecipazione da parte dell’Università di Antioquia, questo evento ha avuto la partecipazione in teleconferenza dei Direttori dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Bogotà e L’Avana.

“Questo evento fa parte di una serie di azioni nell’ambito degli scambi internazionali e della formazione continua nell’area di lavoro situata nell’est di Cuba e anche a livello regionale nel settore del caffè e della produzione agro-ecologica sostenibile con il nostro programma MásCafé, attuato con il MINAG, attraverso l’INAF e il Gruppo Imprenditoriale Agro-Forestale (GAF). Questo contributo è il frutto di questo percorso cubano e si inserisce anche nella confluenza di un lavoro unitario, una cooperazione triangolare tra Colombia e Cuba, con il supporto dell’AICS presente in questi Paesi, un passo in più per completare la conoscenza, la scienza e la ricerca del caffè, con un approccio basato sulla creazione di reti di conoscenza e sulla diffusione di buone pratiche”, ha dichiarato Antonio Festa, direttore di AICS L’Avana.

Per la Cooperazione italiana sostenere questo modello è fondamentale anche secondo la visione del direttore dell’AICS di Bogotà, Mario Beccia, che durante il suo intervento all’evento di chiusura dello scambio ha detto: “Per la Cooperazione italiana è fondamentale continuare a promuovere la cooperazione triangolare e Sud-Sud tra Paesi vicini, valorizzando le capacità e le eccellenze di ogni Paese, nel processo di scambio di conoscenze, puntando a uno sviluppo integrale sostenibile. All’AICS di Bogotà crediamo che la Colombia possa rappresentare un punto di riferimento per la formazione globale, grazie alle conoscenze scientifiche e tecniche sviluppate in questa filiera produttiva”.

intercambio de catadores de café en Colombia

Missione OIV Barranquilla

Conclude prolifica missione del Direttore OIV Stefano Glinianski, accompagnato dalla dottoressa Elena Samaha

COMUNICATO STAMPA 
Bogotá D.C., 27 ottobre 2023.

La missione dell’OIV dell’AICS, nelle persone del suo direttore Stefano Glinianski e della dottoressa Elena Samaha,  realizzata in Colombia nella settimana dal 16 al 21 ottobre, ha avuto come obiettivo quello di valutare l’impatto della cooperazione e della nuova Agenzia in un Paese che si è rivelato accogliente, creativo, produttivo e resiliente. La sede AICS di Bogotá, con competenza su tutto il Sudamerica, ha accolto ed accompagnato la missione dell’OIV permettendogli di incontrare i principali attori e stakeholders della cooperazione italiana a Bogotá e nelle città di Leticia nell’Amazzonia e Barranquilla nella costa, dove AICS realizza iniziative a favore rispettivamente della conservazione della biodiversità della foresta Amazzonica e dell’integrazione socio economica dei migranti venezuelani.
Di particolare rilevanza sono stati a Bogotá gli incontri con il Capo Cooperazione della locale Delegazione UE, con la quale l’Agenzia ha instaurato un proficuo e continuo rapporto di collaborazione tecnica e finanziaria destinato a rafforzarsi nei prossimi anni, e con le locali sedi dell’ICE e della Camera di Commercio Italiana in Colombia, con i quali si è prospettata un’azione congiunta in vista della Fiera Biotech, che i due attori, insieme ad AICS, con la supervisione dell’Ambasciata, stanno organizzando per aprile del 2024.
A Leticia, capitale del Dipartimento dell’Amazzonia, la visita è stata l’occasione per conoscere alcune iniziative locali di protezione e conservazione della biodiversità che l’AICS sosterrà con un progetto su “Città Intermedie Sostenibili”, attualmente in fase di elaborazione, con un componente di valorizzazione del porto fluviale. Le riunione avute con le istituzioni ed enti ambientali locali hanno confermato il forte valore e riconoscimento del contributo italiano, soprattutto mirato alla sostenibilità e condivisione degli interventi, nonché considerazione delle effettive necessità dei territori coinvolti.
La parte di missione a Barranquilla, ha invece risaltato la collaborazione con il Sistema delle Nazioni Unite e con le OSC italiane presenti sul territorio, che eseguono azioni finanziate dalla Cooperazione italiana volte a garantire sostegno ai processi di integrazione socioeconomica dei migranti venezuelani e delle comunità di accoglienza – in particolare di donne in condizioni di vulnerabilità, ma anche con soci strategici a livello locale con cui è in corso una proficua collaborazione. La visita è stata altresì occasione per conoscere da vicino la situazione in cui versano i quasi 3 milioni di migranti dal Venezuela nel Paese, crisi migratoria venezuelana tra le principali sfide del Paese, e l’importanza di continuare a sostenere la risposta del Governo colombiano, che ha sinora dimostrato grande apertura verso l’inclusione della popolazione del Paese limitrofo e che ha confermato l’importanza del sostegno della cooperazione italiana ed internazionale per far fronte alle sfide attualmente esistenti.
La missione si è rivelata fondamentale e di successo per comprendere l’impegno di AICS non solo in Colombia ma nella prospettiva regionale di tutto il Sud America.

AICS insieme alle donne colombiane che lottano per la pace grazie al Women’s Peace and Humanitarian Fund

Alma (nombre ficticio) es la primera mujer afrodescendiente presidenta de uno de los consejos comunitarios del departamento de Nariño – Colombia. Un logro, el de Alma, obtenido gracias a su determinación y a la formación y apoyo que recibió del “Fondo Humanitario y de Paz de las Naciones Unidas para las Mujeres” – WPHF, también financiado por la Cooperación Italiana. Alma pudo reunirse con los funcionarios de AICS Roma y Bogotá, que participaron en la misión de donantes del WPHF, realizada del 3 al 5 de octubre.

 

En Colombia, el conflicto armado ha afectado gravemente a las mujeres, que siguen siendo víctimas de violencia sexual, económica, psicológica y física. Sin embargo, el papel de las mujeres en la construcción de la paz territorial también está reconocido en el nuevo programa “Paz Total” del Gobierno colombiano y el WPHF está trabajando para apoyar directamente a las organizaciones locales de mujeres comprometidas con los procesos de paz y con la lucha por los derechos de las mujeres, para empoderar a las mujeres locales, con el fin de hacerlas económicamente autónomas y liberarlas de la violencia, incluida la violencia doméstica. El WPHF ha financiado 51 proyectos en el país presentados por 79 organizaciones dirigidas por mujeres o que abogan por los derechos de las mujeres.

 

Por otra parte, próximamente, en el país se pondrá en marcha el proyecto de las Organizaciones de la Sociedad Civil OIKOS y CESVI, que fue seleccionado por AICS Bogotá a través de una convocatoria del canal de emergencias y que, siguiendo el enfoque del Triple Nexo, promoverá la participación de organizaciones locales dirigidas por mujeres y líderes sociales en el diálogo para la construcción de paz, actuando también para la integración socioeconómica de mujeres y jóvenes desplazados afectados por el conflicto en Buenaventura.

 

 

 

Donne alla guida di progetti ambientali a FIMA 2023: tre seminari su economia circolare e pagamenti per i servizi ambientali

Si è conclusa con un totale di 11mila presenze l’ottava edizione della Fiera Internazionale dell’Ambiente (FIMA), evento in cui attraverso mostre, stand commerciali e spazi accademici si è data visibilità ai più importanti progetti ambientali della Colombia, rappresentativi del Piano di Sviluppo Nazionale Colombia, potenza mondiale di vita.

In questa edizione si è evidenziato il ruolo di primo piano delle donne nel settore ambientale: dalle corporazioni autonome, ai dipartimenti di sostenibilità delle grandi aziende colombiane, passando per l’accademia e, naturalmente, il settore pubblico, le donne guidano l’agenda ambientale. L’atto inaugurale della Fiera, presieduto dalla Ministra dell’Ambiente, Susana Muhamad, e dal Vice Presidente Francia Márquez, Jhenifer Mojica, con la partecipazione del Ministro dell’Agricoltura, i Ministri dell’Istruzione e dello Sport e Sara Sofía Díaz, la “Greta Thumberg colombiana”, ha dimostrato che le donne colombiane si impegnano per lo sviluppo sostenibile del Paese, in una prospettiva inclusiva e di protezione delle comunità, dell’acqua e della biodiversità.

Il Programma di sviluppo rurale incentrato sul territorio (DRET II) non ha fatto eccezione. I progetti pilota nell’ambito della strategia delle Rutas territoriales che hanno presentato i loro risultati nell’ambito di FIMA 2023 sono guidati da donne, che hanno partecipato all’agenda accademica attraverso interventi relativi al pagamento dei servizi ambientali e all’economia circolare.

Se ve li siete persi, vi invitiamo a vederli:

1. Seminario “Pagamento per i servizi ambientali nel Páramo Cruz Verde – Sumapaz”

Questo progetto pilota, guidato dall’ingegnere ambientale e chimica, Angie Liliana Otálora, è stato implementato con successo dall’acquedotto regionale AGUASISO, un’associazione gestita dall’ingegnere Otálora. Il progetto ha sostenuto l’Alleanza per l’Integrazione Regionale – Páramo Cruz Verde – Sumapaz, nella conservazione, protezione e recupero del páramo. Grazie al lavoro svolto nei comuni di Pasca, Sibaté e Soacha, attualmente esistono 220 registri di proprietà con il potenziale per entrare nel programma di pagamento per i servizi ambientali, che coprono più di 30 villaggi e rappresentano 1.470 ettari da preservare.

2. Seminario “ La governance come pilastro dello sviluppo e rafforzamento dell’economia circolare nei territori”

Questo progetto pilota, realizzato dalla sezione di Montería della Pontificia Università Bolivariana (UPB), è stato diretto dall’economista Ana Karina Romero ed è risultato in una tabella di marcia dell’economia circolare per i territori della regione caraibica. Il lavoro di articolazione tra i tavoli regionali dei cinque dipartimenti si è concluso con risultati positivi e interessanti per il pubblico di FIMA 2023. Oltre a guardare il talk, è possibile visitare la pagina del progetto.

3. Seminario “Analisi delle opportunità della biomassa di canna da zucchero”

Claudia Betancurt, direttrice esecutiva di Biointropic e ingegnere alimentare, ha guidato questo progetto che si è concentrato sull’analisi delle opportunità di mercato per la biomassa residua dal settore della canna da zucchero, in collaborazione con Fedepanela. In questo discorso vengono discussi argomenti quali gli usi industriali e i nuovi modelli di business, secondo i principi della Strategia nazionale per l’economia circolare (ENEC) del Paese, rilevanti per la politica di crescita verde e il Patto verde dell’Unione europea e la sua strategia di economia circolare.

Intervento conclusivo di Furio Massolino, Coordinatore del Programma DRET II

 

La cooperazione italiana promuove la leadership dei giovani delle aree rurali in Colombia

Giovani ruruali in movimento è un’iniziativa per migliorare l’accesso completo all’occupazione e alle opportunità imprenditoriali per i giovani rurali in Colombia. Il progetto beneficerà direttamente più di 5.000 giovani di diverse etnie e origini nelle zone rurali e più di 500 imprese rurali e durerà tre anni e avrà un investimento di 3.300.000 euro.

Cacao, caffè, miele, bevande ancestrali, artigianato e iniziative di turismo comunitario, guidate da giovani rurali di varie regioni del Paese, si sono incontrate a Bogotá il 15 giugno 2023 per la presentazione del progetto “Giovani rurali in movimento” che beneficierà direttamente quasi 5.000 giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Si tratta di un’iniziativa dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS Bogotá), del Comitato per l’Occupazione e l’Imprenditorialità Giovanile Rurale (MEEJR) e del Dipartimento di Pianificazione Nazionale (DNP), che durerà tre anni e prevede un investimento di 3.300.000 euro, per migliorare l’accesso all’occupazione e alle opportunità imprenditoriali per i giovani rurali in Colombia.

Un altro degli obiettivi del progetto è contribuire all’attuazione della politica nazionale per l’imprenditorialità e l’occupabilità sostenibile per i giovani rurali. L’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo è l’ente esecutivo del progetto, finanziato dal Governo italiano.

Allo stesso modo, il Comitato per l’Occupazione e l’Imprenditorialità Giovanile Rurale (MEEJR) e il Dipartimento nazionale per la pianificazione (DNP) sono gli attori principali, insieme al ministero della Gioventù, ai ministeri e alle istituzioni pubbliche, anch’essi coinvolti in questa importante iniziativa.

Come Cooperazione Italiana crediamo fermamente nel potenziale di questi giovani rurali per trasformare le loro comunità e generare un cambiamento positivo in Colombia. Abbiamo deciso di sostenere il Comitato per l’Occupazione e l’Imprenditorialità Giovanile Rurale per concretizzare i loro diritti, progetti di vita, rafforzare le relazioni comunitarie e contribuire allo sviluppo territoriale“, ha ribadito Mario Beccia, Titolare della Sede AICS di Bogotá.

Il Comitato per l’Occupazione e l’Imprenditorialità Giovanile Rurale (MEEJR) è composto da un gruppo sociale ampio e diversificato di oltre 900 organizzazioni di giovani contadini, indigeni, afro-discendenti, raizales, palenqueras, pescatori, artigiani, LGBTIQ+, tra gli altri, ed è un esempio di dialogo e lavoro congiunto tra organizzazioni giovanili rurali, settore pubblico e privato, cooperazione internazionale e università.

Il progetto “Giovani rurali in movimento” rappresenta un importante impegno sociale di trasformazione per le regioni della Colombia, dove cerca di promuovere lo sviluppo economico e sociale dei giovani rurali, promuovendo l’inclusione, l’equità e la partecipazione attiva allo sviluppo.

Roberto Simoncelli, Coordinatore AICS del progetto, ha sottolineato che: “Si tratta di un esercizio di dignità che implica promuovere una maggiore voce per i giovani rurali, nei loro territori, il dialogo in ambito pubblico, nazionale e territoriale, generando maggiori opportunità e la materializzazione dei loro diritti umani. Il tavolo non è costituito solo per le imprese produttive, sebbene il suo principale obiettivo sia l’occupabilità e l’imprenditorialità, ma è specchio del territorio che, per sua natura, è multisettoriale”.

Da parte sua, María Olga Peña, direttrice responsabile della direzione per lo sviluppo rurale sostenibile del DNP, ha sottolineato che: “questo progetto è il risultato di uno sforzo congiunto e a lungo termine tra giovani rurali contadini, indigeni e diversi facenti parte del Comitato per l’Occupazione e l’Imprenditorialità Giovanile Rurale e risponde alle priorità stabilite nelle basi del Piano di sviluppo nazionale”.

Manifesto della gioventù rurale

Durante il lancio del progetto, i giovani hanno letto il Manifesto MEEJR, dove hanno espresso: “Ad ogni incontro, abbiamo assistito al potere della gioventù rurale. Abbiamo ascoltato storie ispiratrici di coraggio e resilienza. Abbiamo assistito alla creatività e all’innovazione che emana dalle nostre comunità. Siamo la voce dei giovani rurali, impegnati a costruire un futuro di pace e dignità nelle nostre regioni, territori e comunità. Chiediamo ai nostri colleghi di tutte le organizzazioni giovanili di unirsi a questa lotta. La strada non sarà facile , ma insieme possiamo raggiungerlo. Abbiamo la passione, l’energia e la determinazione per trasformare le nostre realtà. È tempo di alzare la voce, far valere i nostri diritti e costruire un futuro prospero per tutti“.

A tal proposito, Felipe Aristizábal, rappresentante del MEEJR, ha espresso: “Prevediamo una tavola rotonda in cui si generino alleanze strategiche con i settori pubblico e privato, le istituzioni educative, le ONG, le organizzazioni di base e la società civile, espandendo le opportunità e le risorse disponibili per gioventù contadina“.

   

L’evento di lancio ha visto la partecipazione di 16 imprese che rappresentano il potenziale esistente nelle aree rurali in condizioni di vulnerabilità. Questi giovani dimostrano la loro capacità, resilienza, emancipazione e spirito combattivo.
Con questo progetto, verranno stabiliti indicatori chiave per valutare i progressi e i risultati raggiunti, coprendo aree come l’accesso all’occupazione e alle opportunità imprenditoriali, le politiche pubbliche per i giovani rurali, le strategie di produzione e marketing, lo sviluppo sostenibile nei territori e il sostegno alle iniziative. da giovani donne rurali, etniche e diverse.

“Gioventù rurale in movimento” rappresenta un passo significativo verso la costruzione di un futuro prospero e sostenibile per i giovani rurali in Colombia, che promuova l’inclusione, l’uguaglianza di genere e la partecipazione allo sviluppo del Paese.

La Cooperazione Italiana lancia “Gioventù rurale in movimento”, un progetto a sostegno ai giovani delle zone rurali colombiane

Al fine di migliorare l’accesso alle opportunità di occupazione e imprenditorialità per i giovani delle zone rurali in Colombia, AICS Bogotá, in collaborazione con il Tavolo per l’occupabilità e l’imprenditorialità dei giovani rurali (MEEJR) e il Dipartimento per la pianificazione nazionale (DNP), realizzeranno il lancio ufficiale del progetto “Giovantù rurale in movimento“. Il Progetto avrà una durata di 3 anni (dal 2023 al 2026) con un investimento di 3.300.000 EUR.

L’evento si svolgerà presso l’Istituto di Cultura Italiana di Bogotá (Calle 35 #15-32), giovedì prossimo, 15 giugno, a partire dalle 14:30.

Questo progetto beneficerà direttamente 5.449 giovani di diverse etnie e origini residenti nelle zone rurali, di età compresa tra i 18 ei 35 anni. Questi giovani fanno parte delle 456 aziende e organizzazioni che compongono il Tavolo per l’occupabilità e l’imprenditorialità dei giovani rurali (MEEJR).

Secondo Mario Beccia, direttore di AICS Bogotà, “la Cooperazione italiana è storicamente impegnata nello sviluppo sostenibile delle campagne per la costruzione della pace. Questo progetto si concentra in particolare sulla promozione dei diritti dei giovani e delle donne”.

Durante l’evento di lancio saranno presenti e interverranno rappresentanti dell’Ambasciata d’Italia, della Delegazione dell’Unione Europea, del Governo della Colombia e degli stessi giovani rurali. Inoltre, ci sarà la presenza di diverse imprese giovanili produttive e culturali dell’area rurale.

I giovani rurali sono il presente e non solo il futuro, si sono organizzati, vogliono essere ascoltati ed essere protagonisti della vita democratica di questo Paese. Questa iniziativa vuole rafforzare questo processo di promozione di spazi di dialogo, costruendo politiche pubbliche giovanili per un futuro di pace e dignità umana. Inoltre, questa iniziativa vuole rafforzare le capacità e la sostenibilità delle loro imprese. Questi giovani sono il motore dello sviluppo sostenibile delle campagne”, ci ricorda Roberto Simoncelli, Coordinatore del Progetto.

Sei produttori colombiani alla scoperta del mercato ortofrutticolo italiano

Sei associazioni di produttori colombiani, sostenute dall’Agenzia per lo Sviluppo Rurale (ADR), si sono recate in Italia nell’ambito di uno scambio organizzato dal Programma di Sviluppo Rurale con Approccio Territoriale (DRET II), finanziato dall’Unione Europea, dall’AICS e dalla FAO.

L’esperienza, organizzata dal Programma DRET II in convenzione con l’Università di Bologna, mirava a rafforzare il trasferimento di conoscenze e buone pratiche, soprattutto nell’ambito dell’agricoltura biologica e della trasformazione di prodotti a denominazione di origine controllata e garantita (DOCG). Pertanto, sono stati organizzati seminari e visite didattiche ad aziende e cooperative agricole italiane presenti in Emilia Romagna.

stand produttori
Produttori colombiani nello stand Colombia a Macfrut 2023

Luca Maestripieri, Direttore Generale di AICS e Mario Beccia, Titolare della sede di Bogotá, in compagnia di Ligia Margarita Quessep, Ambasciatrice colombiana in Italia  a Macfrut 2023

Seminario sui prodotti DOCG nell’Università di Bologna

Visita al’impresa Pizzoli, leader nella produzione e trasformazione delle patate

Questo scambio di conoscenze si è rivelato di grande ispirazione e utilità per i produttori. In tal senso, sono emblematiche le parole di Angélica Coronel, appartenente all’Associazione agricola di San Juan del Cesar (ASOAGROPESAN), che si dedica allo sviluppo dell’allevamento e della coltivazione, soprattutto di zucca: “Dall’esperienza con le cooperative italiane e l’università abbiamo capito che associandoci possiamo avere migliori opportunità di sviluppo e crescita. Il lavoro di squadra e la cooperazione offrono infatti opportunità di crescita per i piccoli produttori. Abbiamo imparato che dobbiamo ampliare le nostre conoscenze e acquisire certificazioni che garantiscono prodotti di qualità biologici. In questo modo avremo la garanzia di raggiungere i mercati internazionali”.

produttori zucca

Produttori ASOAGROPESAN a San Juan del Cesar, in Colombia

produttori erbe aromatiche

Rosa Angélica Duque, de la Asociación de Mujeres Campesinas Buscando Futuro

Colombia: un Paese protagonista dell’edizione 2023 di MacFrut

La delegazione si è poi spostata a Rimini per partecipare alla Fiera MacFrut 2023 svoltasi dal 3 al 5 maggio. La Colombia è stato un Paese di primo piano in questa edizione. In effetti, con uno stand di 90 metri quadrati dedicato a PROCOLOMBIA e ADR, i produttori hanno avuto l’opportunità di presentare i loro prodotti. La fiera ha fornito inoltre opportunità di networking con i 49.700 visitatori della fiera, che quest’anno hanno battuto ogni record di presenze.

Ciò ha portato non di rado alla stipula di accordi commerciali. Com’è il caso di Rosa Angélica Duque fa parte dell’Associazione delle Donne Contadine “Cercando un futuro” (AMCBF), che si dedica alla produzione, alla trasformazione e alla vendita di erbe aromatiche e officinali. Le aspettative che aveva prima di viaggiare sono state soddisfatte e addirittura superate, racconta. “Ci siamo seduti a diversi tavoli di lavoro con i clienti. In questo modo abbiamo ricevuto molti contatti e stiamo preparando delle proposte. La cosa migliore è che, grazie al fatto che ci siamo fatti conoscere nella fiera, le vendite sono salite alle stelle e abbiamo stretto un’alleanza con la società Hiplantro per esportare i prodotti del nostro marchio”. Grazie a questi incentivi, le donne di AMCBF continueranno nella loro missione di emancipazione economica e crescita personale.

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Il FORUM PYMES AGRO organizzato da IILA

Oltre ad essere un’importante vetrina commerciale, Macfrut 2023 ha anche aperto spazi di dialogo a cui hanno partecipato istituzioni, aziende, enti e rappresentanti del mondo accademico. Un esempio in tal senso è dato dal seminario “Agribusiness e imprenditoria: investire in America Latina con la Cooperazione Italiana“, organizzato dall’AICS. Inoltre, è importante sottolineare che, parallelamente alla fiera, si è svolto il Forum delle PMI Italia-America Latina, organizzato dall’Organizzazione Internazionale Italo-Latina Americana (IILA). È proprio in questo contesto che si è realizzata la firma di un accordo tra il Governo di Huila e l’IILA per promuovere lo sviluppo del turismo sostenibile nel Dipartimento colombiano, grazie anche al sostegno della Cooperazione italiana.

Questo scambio è parte della strategia messa in atto per rafforzare le capacità tecniche delle istituzioni colombiane e migliorare la competitività e la sostenibilità del settore agroambientale, secondo quanto previsto dall’Unione Europea nell’ambito del Green Deal.

La Colombia parteciperà a MacFrut 2023, la più importante fiera del settore ortofrutticolo in Europa

Dal 3 al 5 maggio 2023, la città di Rimini, ospiterà la fiera MacFrut 2023, un evento che riunisce aziende e professionisti italiani e internazionali impegnati nel settore ortofrutticolo. La fiera rappresenta tutta la filiera con 9 settori: Produzione e Commercio, Macchinari e Impianti, Materiali e Imballaggi, Macchinari per la Coltivazione, Serre e Irrigazione, Spezie e erbe officinali,  Vivaismo e Sementi, Biosolutions, Logistica e Servizi.
La quarantesima edizione di MacFrut prevede di battere i record degli anni precedenti, con il 50% in più di partecipazione di espositori esteri e il 25% in più di aree espositive rispetto allo scorso anno, in cui parteciparono 830 espositori e più di 38.000 visitatori da tutto il mondo.

Questo 25 aprile, durante una conferenza stampa presso l’Agenzia per lo Sviluppo Rurale (ADR), che ha visto la presenza del Ministro dell’Agricoltura Cecilia López, è stato annunciato che la Colombia sarà presente alla fiera, con uno stand di 90 metri quadrati gestito da PROCOLOMBIA e ADR, dove verranno presentati vari prodotti colombiani quali uchuvas, gulupas, mango, papaia, erbe aromatiche, ahuyama e mirtilli, tra gli altri. Questo spazio, oltre ad essere una vetrina commerciale, offrirà spazi di dialogo con aziende e istituzioni italiane con l’obiettivo di stabilire nuove collaborzioni.

Macfrut, un’occasione per portare in Colombia l’esperienza e le buone pratiche dell’agricoltura italiana

La partecipazione della Colombia a questa fiera fa parte di uno scambio internazionale organizzato dal Programma di Sviluppo Rurale con Approccio Territoriale (DRET II) dell’Unione Europea, dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) e dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO ), in collaborazione con l’Università di Bologna. In occasione del viaggio in Italia, alcuni funzionari del Ministero dell’Agricoltura e di ADR, assieme a produttori agricoli e rappresentanti di associazioni e imprese colombiane, visiteranno varie aziende e cooperative italiane selezionate per le loro buone pratiche, per la loro esperienza in tema di prodotti con una denominazione di origine controllata (DOC) e per la loro eccellenza nell’applicazione dell’agricoltura biologica, che rappresenta il principale tema di interesse nell’ambito della collaborazione tra il Programma DRET II e l’Università di Bologna.

La delegazione colombiana in Italia parteciperà, inoltre, agli spazi accademici organizzati nell’ambito del MACFRU 2023. Il presidente dell’ADR, Diego Bautista, sarà relatore nel forum “Agribusiness e imprenditorialità: investire in America Latina con la Cooperazione Italiana”, organizzato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione (AICS), che sarà presente alla fiera con uno stand dedicato ai progetti di sviluppo rurale sostenibile realizzati in Colombia.

Durante le giornate della Fiera si terrà poi il Forum delle PMI Italia-America Latina, organizzato dall’IILA (Organizzazione Internazionale Italo-Latina Americana), in cui si discuterà delle opportunità commerciali tra l’America Latina e l’Europa e lo spazio che possono occupare i prodotti ortofrutticoli colombiani in questo mercato.

Questo scambio internazionale, promosso dal Programma DRET II in qualità di partner del Ministero dell’Agricoltura e dell’Agenzia per lo Sviluppo Rurale, rappresenta uno stimolo a rafforzare le capacità tecniche delle istituzioni colombiane e migliorare la competitività e la sostenibilità del settore agroambientale, secondo quanto previsto dall’Unione Europea nell’ambito del Green Deal.