L’AICS conclude con successo la sua partecipazione alla COP16 di Cali

Si è conclusa la partecipazione dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) alla sedicesima Conferenza delle Parti (COP16) della Convenzione sulla Biodiversità, tenutasi a Cali, Colombia, dal 21 ottobre al 1° novembre 2024. L’evento, organizzato con il tema “In pace con la natura“, ha offerto uno spazio di confronto unico sulla conservazione e l’uso sostenibile della biodiversità, in un contesto globale sempre più impegnato a fronteggiare la scarsità delle risorse naturali e i cambiamenti climatici.

Presso la zona verde della conferenza, aperta al pubblico nel cuore di Cali, AICS ha accolto visitatori e sostenuto attivamente il dialogo sullo sviluppo sostenibile e la protezione ambientale. Lo stand dell’Agenzia ha ospitato incontri quotidiani le istituzioni e la societá civile, incluse le ONG italiane –CESVI, CISP, COOPI, Coopermondo, COSPE e Oikos – impegnate in Colombia e nella regione sudamericana.

Un punto di particolare interesse è stata la “Fiera di Green Business”, svoltasi dal 27 al 29 ottobre. AICS ha facilitato la partecipazione di 17 produttori agro-ecologici e 30 iniziative imprenditoriali ecosostenibili, molte delle quali supportate nell’ambito del programma DRET II, implementato in collaborazione con l’Unione Europea e la FAO. Questo evento ha messo in luce le pratiche virtuose e innovative per lo sviluppo sostenibile, promuovendo un’economia rispettosa dell’ambiente.

L’agenda eventi ha previsto piú di 15 appuntamenti rivolti ad un pubblico eterogeneo per etá, interessi e occupazione, con l’obiettivo di stimolare il dialogo sullo sviluppo sostenibile e i meccanismi di cooperazione internazionale

Tra gli eventi, uno dei più rilevanti è stata la celebrazione dei 25 anni del “Programma Amazzonia senza Fuoco” (PASF), un esempio concreto di cooperazione internazionale per la prevenzione degli incendi e la gestione sostenibile del territorio, nato nel 1999 dalla collaborazione tra Italia e Brasile e poi esteso a Bolivia ed Ecuador.

L’AICS ha inoltre ribadito il suo impegno verso interventi che rafforzano il legame tra la protezione ambientale e lo sviluppo socio-economico delle comunità locali, in un’ottica di pace e sostenibilità globale. L’evento dedicato a questa tematica, tenutosi il 28 ottobre, ha visto la partecipazione di importanti figure istituzionali, tra cui il Sottosegretario Barbaro e l’Ambasciatore d’Italia in Colombia, Giancarlo Maria Curcio.

Infine, il 31 ottobre, la Presentazione del Manifesto della Gioventù Rurale ha rappresentato un momento di grande coinvolgimento e partecipazione. Frutto del lavoro di oltre 170 giovani riunitisi ad agosto a Nuquí, il Manifesto é stato firmato dalla Presidente della COP16, la Ministra María Susana Muhamad. Il documento  riafferma l’importanza della voce delle nuove generazioni nei processi decisionali legati alla crisi climatica e alla conservazione delle risorse naturali.

Visita in Colombia del Direttore Rusconi: una cooperazione innovativa in una Paese dalle molte sfide

 

Dal 10 al 13 ottobre 2024, il Direttore Generale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), Marco Rusconi, ha effettuato una visita ufficiale in Colombia insieme al Consigliere giuridico del Ministro Tajani per la diplomazia economica e dello sviluppo, Marco Rago. La missione, caratterizzata da incontri con le istituzioni, i partner e i beneficiari dei progetti della Cooperazione italiana, ha messo in evidenza l’impegno dell’Agenzia nel promuovere lo sviluppo sostenibile e l’inclusione sociale nel Paese.

A Bogotá Rusconi ha presenziato al lancio del progetto “Agrocadenas”, un’iniziativa da 10 milioni di euro volta a migliorare la competitività del settore agricolo colombiano. Attraverso il rafforzamento delle filiere produttive di caffè, cacao, avocado e frutta tropicale, il progetto punta a favorire il trasferimento di tecnologie innovative e a costruire solide alleanze pubblico-private tra Italia e Colombia. Si tratta di un passo significativo verso lo sviluppo agricolo sostenibile e inclusivo, in linea con l’obiettivo di consolidare la pace nelle aree rurali più vulnerabili​.

Proseguendo la missione, il Direttore Generale si è recato a Cartagena, città patrimonio dell’UNESCO, dove ha visitato la storica Muraglia e i principali siti storici in cui AICS interverrà con un nuovo progetto da 3 milioni di euro. L’obiettivo del programma è duplice: da un lato rafforzare le competenze delle istituzioni locali per la conservazione del patrimonio culturale e, dall’altro, promuovere un turismo più inclusivo e sostenibile. Le attività si concentreranno principalmente sul restauro della Muraglia e della Cattedrale di Cartagena, con particolare attenzione al coinvolgimento delle donne e dei giovani in situazioni di vulnerabilità. Il progetto prevede anche la promozione di pratiche turistiche sostenibili, favorendo la partecipazione attiva della comunità locale

La missione si è conclusa a Barranquilla, dove Rusconi ha incontrato tutti gli attori chiave coinvolti nel progetto Almas, implementato dall’ong CESVI con l’obiettivo di promuovere l’inclusione socio-economica delle donne venezualane migranti. Durante l’incontro, è stata siglata un’importante alleanza tra il CESVI e il Fondo Nacional de Garantías (FNG), finalizzata a sostenere l’inclusione finanziaria delle donne migranti del Venezuela e alle comunitá ospitanti. Per l’occasione é stato firmato simbolicamente un accordo con il Fondo Nazionale di Garanzia che faciliterá l’accesso al credito alle iniziative microimpresariali. Nel suo intervento, Rusconi ha sottolineato l’importanza del progetto nel promuovere l’uguaglianza di genere e nel rafforzare le competenze delle donne migranti​.

L’impegno di AICS in Colombia continua ad essere determinante per il miglioramento delle condizioni socio-economiche delle comunità locali, promuovendo al contempo l’inclusione, l’uguaglianza e la sostenibilità.

La missione é stata importante per confermare l’impegno della Cooperazione italiana in Colombia nel costruire azioni di sviluppo innovative, sostenibili e inclusive grazie soprattutto alla partnership pubblico-privato, alla ricerca e al know how italiano. Concetti chiave che sono stati oggetto della riunione con l’Agenzia Presidenziale di Cooperazione per condividere prospettive future di collaborazione.

Italia e Colombia rafforzano la loro cooperazione per lo sviluppo agricolo attraverso il progetto “Agrocadenas”

[COMUNICATO STAMPA]

Bogotá, 14 ottobre 2024 – Venerdí scorso, presso la Residenza dell’Ambasciatore d’Italia a Bogotá, Giancarlo Maria Curcio, il Viceministro colombiano dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale, Polivio Leandro Rosales Cadena, e il Consigliere per la Diplomazia Economica e per lo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri, Marco Rago, hanno firmato l’atto di lancio del progetto “Agrocadenas / Alleanze pubblico-private per il consolidamento della pace attraverso il rafforzamento della commercializzazione e dei servizi prioritari per il settore agricolo colombiano (ACC)”. La firma si è svolta nell’ambito dell’evento Il Sistema Italia insieme ai produttori colombiani per un’agricoltura più competitiva e sostenibile, alla presenza del Direttore Generale dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), Marco Rusconi, in visita ufficiale in Colombia.

Con un finanziamento di circa 10 milioni di euro, Agrocadenas contribuirà allo sviluppo sostenibile del settore agricolo colombiano attraverso il trasferimento di tecnologie avanzate, la promozione dell’innovazione e la creazione di sinergie tra il settore pubblico e privato di entrambi i Paesi. In particolare, il progetto migliorerà le filiere produttive di caffè, cacao, avocado e frutta tropicale, promuovendo l’innovazione nei processi di produzione, commercializzazione e distribuzione, con un chiaro focus sulla sostenibilità e sullo sviluppo rurale.

“L’Italia, riconosciuta a livello mondiale per la sua eccellenza nel settore agroindustriale e per la sua capacità di integrare soluzioni tecnologiche all’avanguardia, si posiziona come un partner strategico per la Colombia nel suo sforzo di modernizzare e rafforzare la competitività agricola”, ha dichiarato l’Ambasciatore Curcio.

“La Colombia, come gli altri Paesi della regione latinoamericana, è un interlocutore chiave per l’Italia, poiché condividiamo valori e interessi, oltre a profondi legami storici, politici, sociali, economici e culturali. Dal Governo italiano c’è piena disponibilità a collaborare in vari settori per lo sviluppo socioeconomico del Paese andino, dai più tradizionali ai più innovativi, promuovendo e proteggendo il patrimonio naturale e valorizzando il capitale umano, le cui conoscenze possono arricchirsi attraverso la ricerca, l’innovazione e lo scambio di know-how tra i nostri Paesi”, ha aggiunto il Consigliere Rago.

“Il progetto Agrocadenas non rappresenta solo un significativo passo avanti nella cooperazione bilaterale tra Italia e Colombia, ma sottolinea anche l’impegno di entrambi i governi per il consolidamento della pace nelle aree rurali più vulnerabili, mediante la generazione di opportunità economiche inclusive e sostenibili”, ha chiarito il Viceministro Rosales.

“In Colombia, la Cooperazione italiana investe circa 62 milioni di euro con l’obiettivo di rivitalizzare il tessuto economico del Paese, puntando sulle principali filiere produttive, rendendole da un lato più efficienti e competitive grazie al know-how e alla tecnologia italiani, e dall’altro più responsabili dal punto di vista ambientale per garantire la sicurezza alimentare”, ha concluso il Direttore dell’AICS Rusconi.

Questo ambizioso progetto simboleggia la continuità e il rafforzamento di una relazione tra due Paesi uniti da una visione comune di sviluppo, innovazione e prosperità. Italia e Colombia riaffermano così la loro volontà di continuare a lavorare insieme per affrontare le sfide globali, promuovendo una crescita agricola che sia sostenibile, inclusiva e basata sullo scambio di conoscenze e tecnologie avanzate.

Da Nuqui, nel pacifico colombiano, giovani rurali di tutta l’America Latina e Caraibi hanno lanciato un appello all’azione per preservare la biodiversitá in vista della COP16

[COMUNICATO STAMPA]

  • Durante tre giorni, giovani di diversi Paesi si sono riuniti in una delle aree piú biodiverse al mondo per costruire un manifesto e integrare le loro istanze nell’agenda globale della biodiversità e dello sviluppo sostenibile.
  • Questo vertice si aggiunge agli eventi che precedono la Conferenza delle Parti- COP16, il più importante appuntamento mondiale sulla biodiversità, che si terrà a Cali dal 21 ottobre al 1° novembre.

 

Nuquí, 2 settembre 2024 – Dal 29 al 31 agosto, quasi 170 giovani rurali provenienti dall’America Latina e dai Caraibi si sono riuniti a Nuquí, nel dipartimento del Chocó sulla costa pacifica della Colombia, per partecipare al vertice “Giovani rurali in pace con la natura” con l’obiettivo di rafforzare e unificare le loro voci in un manifesto, che sarà presentato alla COP16 sulla biodiversità a Cali e in altri scenari globali, come il vertice UE-CELAC del 2025. L’evento é stato uno spazio unico di dialogo tra giovani, istituzioni governative e organizzazioni internazionali.

Organizzato dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), dall’Unione europea (UE),  dalla Tavola sull’imprenditorialità e l’occupabilità dei giovani nelle aree rurali (MEEJR), dalla Rete di giovani professionisti per lo sviluppo agricolo (YPARD), dalla Rete globale dei giovani per la biodiversità (GYBN), insieme al Goberno colombiano e il Governatorato del Choco, l’evento si inserisce nello storico Festival della Migrazione che da piú di 25 anni – grazie all’impegno dell’organizzazione Mano Cambiada – promuove la conservazione delle specie migratorie e valorizza il patrimonio culturale e ambientale del Pacifico colombiano

Il manifesto, firmato in una delle aree più biodiverse al mondo, presenta una serie di sfide e possibili soluzioni, attraverso cinque assi tematici: agricoltura sostenibile e sicurezza alimentare; diritti umani, sicurezza e pace con la natura; conservazione e cambiamenti climatici; governance; istruzione, scienza e tecnologia.

“Ascoltare le idee, le prospettive e le esperienze dei giovani, in particolare di quelli delle zone rurali, è fondamentale per costruire ‘la pace con la natura’. Non è possibile parlare di tutela della biodiversità senza renderli partecipi attivamente. Questo manifesto deve diventare uno strumento importante per i negoziati durante la COP16, poiché i giovani rurali svolgono un ruolo cruciale nella conservazione dell’ambiente e nell’attuazione del Quadro globale per la biodiversità Kunming-Montreal”, ha dichiarato Renzo Garcia, responsabile della mobilitazione e della partecipazione della COP16.

Allo stesso modo, Sergio Bustos, membro della Segreteria tecnica della MEEJR, ha spiegato che “il manifesto vuole essere una pietra miliare per la gioventù rurale, contadina e diversificata dell’America Latina e dei Caraibi. È un’opportunità unica per rafforzare le reti giovanili nella regione e incoraggiare la loro partecipazione nella definizione di piani d’azione per la biodiversità e lo sviluppo sostenibile”.

I giovani, responsabili della tutela della biodiversità

La partecipazione dei giovani delle aree rurali è fondamentale per la protezione e il ripristino della biodiversità. Come attori chiave nella gestione del pianeta e dei suoi ecosistemi, ora e in futuro, i giovani portano una prospettiva unica e idee innovative per la sua conservazione. Le loro proposte possono portare a soluzioni più efficaci e sostenibili, promuovendo una nuova generazione di leader ambientali.

Secondo l’ambasciatore dell’UE in Colombia, Gilles Bertrand, “la creazione e la diffusione di questo manifesto è un esercizio storico e necessario. I dati del DANE mostrano un aumento del 20% della migrazione giovanile dalle campagne alle città nell’ultimo decennio, principalmente a causa della mancanza di opportunità nelle zone rurali. L’Unione europea ritiene essenziale attuare azioni concrete per affrontare queste sfide e ricollegare le regioni rurali e urbane del Paese. In questo compito di non escludere nessuno, i giovani delle aree rurali sono una delle forze essenziali di proposta e trasformazione.”

L’inclusione dei giovani nei meccanismi decisionali per la prevenzione dei conflitti e la costruzione della pace é stata ribadita nella risoluzione 2250 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Inoltre, l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile sottolinea la necessità di investire nella gioventù rurale per garantire uno sviluppo inclusivo e sostenibile, con un impatto positivo sulla sicurezza alimentare e sulla riduzione della povertà.

Liliana Ramírez Hinojosa, membro del Chocó del Comitato consultivo giovanile dell’UE in Colombia, Juventudes Diversas Por la Vida, ha aggiunto che i giovani “cercano di costruire la pace da diversi scenari, non solo urbani ma anche rurali. Siamo venuti qui perché vogliamo essere ascoltati al più importante vertice sulla biodiversità del mondo, che si terrà a Cali”.

Mario Beccia, direttore della Sede Regionale AICS Bogotá, ha sottolineato che “questo è uno spazio di dialogo unico per contribuire alla conversazione globale sulla biodiversità e sulla coesistenza pacifica con la natura. La Cooperazione italiana è orgogliosa di partecipare e investire in un evento di tale portata che consolida la nostra missione di rafforzare i giovani e promuovere il dialogo tra le autorità locali e le piattaforme giovanili nazionali e internazionali verso un modello di sviluppo rurale più inclusivo e sostenibile”.

La Governatrice del Chocó, Nubia Carolina Córdoba, ha commentato cosí l’evento: “Apprezziamo che il Vertice si sia tenuto nel Dipartimento del Chocó, una delle aree più ricche di biodiversità del mondo; la COP ci permette di mostrare la relazione interdipendente tra le comunità etniche e il territorio, un legame che ha portato a pratiche sostenibili di conservazione, gestione e utilizzo della biodiversità”. Ha inoltre spiegato che la COP16 darà potere alle comunità indigene e afro-discendenti del Chocó, che sono state custodi della biodiversità per generazioni, dando loro voce nella creazione di politiche globali.

 

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Annuncio: Bando di gara per Contributo – Programma ACC AGROCADENAS COLOMBIA

 

 

 

Annuncio: Bando di gara per Contributo

 

Organismo di Contrattazione: Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Colombia – MADR

 

Iniziativa di Sviluppo

 

Programma Tematico “ACC – AGROCADENAS COLOMBIA: Alleanze Pubblico-Private per il Consolidamento della Pace Attraverso il Rafforzamento della Commercializzazione e dei Servizi Primari per il Settore Agricolo Colombiano”


Referenza AID 11753

 

Il presente annuncio ha l’obiettivo di presentare le linee guida generali che orienteranno il prossimo Bando per la selezione dell’ente operatore. Il lancio ufficiale di questo Bando è previsto per gennaio 2024 da parte del MADR (Organismo di Contrattazione). Dopo il lancio, si terrà una sessione informativa per fornire informazioni dettagliate sui criteri e sui processi di candidatura.

Ambito: Il programma tematico mira a rafforzare le filiere produttive di avocado, cacao, caffè, mango e passiflora in Colombia dal punto di vista tecnico, associativo e gestionale. Ciò sarà realizzato promuovendo la collaborazione tra il settore pubblico e privato.

Richiedente: L’ente operatore deve soddisfare i seguenti criteri minimi:

  • Essere una persona giuridica
  • Essere senza fine di lucro
  • Essere un’organizzazione della società civile
  • Essere una persona giuridica colombiana e/o internazionale
  • Essere residente in Colombia o all’estero

Le organizzazioni possono partecipare singolarmente o in consorzi e/o unioni temporanee. I consorzi o unioni temporanee devono essere costituiti da almeno 2 organizzazioni, composti nel seguente modo:

  • Organizzazioni a livello Nazionale: Per le organizzazioni nazionali, devono essere entità senza fine di lucro costituite in conformità con la legislazione nazionale, con domicilio principale in Colombia e personalità giuridica in vigore.

L’organizzazione deve aver lavorato in almeno uno dei dipartimenti in cui si svilupperà il progetto, almeno una volta, durante gli ultimi 10 anni

  • Organizzazioni Non Governative con Domicilio all’Estero: Si considerano persone giuridiche di origine straniera quelle che non sono state costituite in conformità con la legislazione nazionale colombiana e non hanno il loro domicilio in Colombia. I documenti presentati dalle Organizzazioni Non Governative con domicilio all’estero senza scopo di lucro saranno soggetti alla legislazione colombiana. Devono essere entità senza scopo di lucro costituite secondo le norme del loro paese d’origine e registrate nel Registro Unico Aziendale e Sociale – RUES, in conformità con le norme colombiane che regolano lo svolgimento di attività permanenti delle Organizzazioni Non Governative con Domicilio all’Estero.

L’organizzazione deve aver lavorato in almeno uno dei dipartimenti in cui si svilupperà il progetto, almeno una volta, durante gli ultimi 10 anni

  • Ente Non Profit Colombiano con azioni di impatto nazionale. Si intende un’organizzazione di impatto nazionale quando tale entità ha azioni in almeno 4 dipartimenti del territorio nazionale.

L’organizzazione deve aver lavorato in almeno uno dei dipartimenti in cui si svilupperà il progetto, almeno una volta, durante gli ultimi 10 anni

  • Ente Non Profit di carattere internazionale: Si qualificherà con punti aggiuntivi nel processo di valutazione se: almeno 1 membro del consorzio o dell’unione temporanea è un’ Ente Non Profit Internazionale di nazionalità italiana, che deve soddisfare i seguenti criteri:
    • Essere una persona giuridica italiana. 
    • Essere senza fine di lucro.
    • Essere registrata nel Registro Unico Aziendale e Sociale – RUES in Colombia.
    • Aver avuto, almeno, 15 anni di esistenza legale, verificabile con l’atto costitutivo o il documento equivalente.
    • Essere direttamente responsabile nei confronti dei membri del consorzio o dell’unione temporanea della preparazione e gestione dell’azione e non limitarsi semplicemente ad agire come intermediario.
    • Avere esperienza certificata nella promozione di alleanze pubblico-private
    • Avere esperienza comprovata nell’implementazione di almeno cinque (5) progetti di carattere agricolo in America Latina. Specificamente, nel potenziamento delle catene produttive, negli ultimi 10 anni a partire dalla pubblicazione del presente Bando.
    • Avere almeno 5 progetti eseguiti e debitamente liquidati, che nella loro esecuzione, sommando le risorse del finanziatore e contribuite in contropartita, raggiungano complessivamente almeno il 50% delle risorse assegnate nel presente Bando, negli ultimi 10 anni a partire dalla pubblicazione del presente Bando.
    • Dimostrare di aver lavorato in almeno uno dei dipartimenti in cui si svilupperà il progetto, almeno una volta, durante gli ultimi 10 anni.

Durata

La durata iniziale prevista non potrà essere inferiore a 36 mesi.

Importo totale stimato da parte dell’ente appaltante

10.253.435 EURO

Localizazzione

Le attività pianificate devono svolgersi in Colombia, concentrandosi in particolare nei dipartimenti di Huila, Tolima e Arauca, oltre ad altri dipartimenti che saranno approvati dal comitato direttivo dell’accordo.

Requisiti

Le proposte presentate, oltre a indicare il meccanismo di intervento, devono contenere:

  • Metodologia di intervento
  • Strategia di monitoraggio
  • Modalità di gestione, esecuzione e processo decisionale
  • Strategia di comunicazione e visibilità
  • Valore aggiunto dell’Ente Operatore per il raggiungimento efficiente ed efficace degli obiettivi proposti

Valore Aggiunto

Saranno valutate positivamente le proposte:

  • Presentate da organizzazioni colombiane, tenendo conto che ciò consente di rafforzare le loro capacità e leadership locali.
  • Nel caso in cui siano presentate da un ente straniero, questo deve aggiungere valore alla proposta con metodologie per un adeguato trasferimento di conoscenze, lavoro di incidenza o interlocuzione al livello richiesto, rappresentatività, potenziamento delle capacità, ecc.
  • Che propongono approcci o metodologie già testate, presentando i risultati ottenuti in azioni o processi precedenti, nonché i benefici/valore aggiunto del proseguimento proposto.
  • Che identificano e promuovono alleanze strategiche tra Organizzazioni della Società Civile – OSC, Stato, Azienda e/o Accademia, tra gli altri, per rafforzare lo sviluppo inclusivo dei territori.
  • Che rafforzano le capacità di comunicazione delle organizzazioni partecipanti e di base per potenziare il dialogo politico, l’incidenza e la comunicazione attenta al genere, al conflitto, alla violazione dei diritti umani, tra le altre cose.
  • Che prevedono di fornire una linea di base che includa una mappatura per approfondire la comprensione delle disparità di genere esistenti. L’esercizio di elaborazione di una linea di base dovrà essere svolto entro i primi 3 mesi dall’inizio del progetto e dovrà disporre di un budget.
  • Saranno assegnati punteggi aggiuntivi ai consorzi che includono almeno un ente italiano.

Numero di domande

Ciascuna entità, nazionale o straniera, non potrà presentare più di 1 domanda al presente Bando di gara.

Un operatore non potrà far parte contemporaneamente di un altro consorzio o unione temporanea.

 

Dati di contatto: bogota@aics.gov.it, cadenas.agricolas@minagricultura.gov.co

AICS Bogotá e l’ADR continuano ad approfondire i legami di cooperazione per contribuire allo sviluppo rurale della Colombia

I Direttori dell’Agenzia per lo Sviluppo Rurale (ADR) colombiana e dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), sede di Bogotà, hanno avuto un incontro di alto livello per esplorare le opportunità di continuare e rafforzare la proficua collaborazione tra le Agenzie in favore dello sviluppo rurale in Colombia, che sinora attraverso diversi progetti finanziati da AICS, ha beneficiato donne, piccoli produttori, giovani e comunità etniche.

Durante la riunione è stata stabilita una tabella di marcia in linea con il Piano Nazionale di Sviluppo 2022 – 2026 “Colombia potenzia mondiale della vita” e con la missione dell’ADR di trasformare le condizioni di vita della popolazione rurale, attraverso progetti d’impatto che promuovano la sicurezza e la sovranità alimentare, aumentino la competitività delle campagne colombiane e permettano lo scambio di buone pratiche di gestione rurale.

Nell’ambito di questo processo, la cooperazione italiana integrerà i propri obiettivi con i progetti realizzati dall’ADR mirati ad accompagnare la transizione verso modelli di sviluppo rurale sostenibile in Colombia, fornendo assistenza tecnica per la formulazione e l’attuazione di una politica agro-ecologica verde e l’integrazione di modelli di produzione sostenibili che promuovano l’economia circolare. Inoltre, questi interventi miglioreranno l’efficienza dei processi e la commercializzazione dei prodotti dei coltivatori migliorati nell’ambito di queste iniziative.

La collaborazione tra l’AICS e l’ADR incoraggerà inoltre azioni che favoriscano la sinergia tra transizione ecologica, riduzione del divario di genere e nuove opportunità per i giovani delle aree rurali nelle principali catene produttive del Paese per un futuro più prospero della campagna colombiana grazie anche al supporto della cooperazione italiana.

Si è concluso lo scambio di assaggiatori di caffè in Colombia: un altro passo verso l’articolazione delle reti di conoscenza e la cooperazione triangolare tra Colombia, Cuba e Italia nel settore del caffè.

Nell’ambito dell’agenda di cooperazione triangolare tra Cuba, Colombia e Italia, attraverso le sedi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) di Bogotà e L’Avana, nelle ultime due settimane di ottobre sono state sviluppate diverse attività per la diffusione di buone pratiche e conoscenze legate alla produzione sostenibile del caffè, coinvolgendo gli assaggiatori di Cuba a partecipare allo scambio in Colombia. Questa occasione è stata ospitata dall’Università di Antioquia, un’area di grande potenziale produttivo e di riferimento per il caffè.

Gli eventi hanno visto la partecipazione straordinaria dei rappresentanti delle seguenti istituzioni: Università di Antioquia (UdeA) attraverso la Facoltà di Scienze Farmaceutiche e Alimentari, l’Istituto Nazionale di Scienze Agrarie (INCA) di Cuba, il Ministero dell’Agricoltura di Cuba (MINAG) attraverso l’Istituto di Ricerca Agroforestale (INAF), il Centro Nazionale di Ricerca sul Caffè (CENICAFE – Federazione Nazionale dei Produttori di Caffè della Colombia (FNC) e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) attraverso i programmi Más Café e Sviluppo Rurale con Approccio Territoriale (DRETII) dell’Unione Europea, AICS Bogotá e FAO Colombia.

intercambio de catadores de café en Colombia

Tra i risultati raggiunti, c’è stato uno scambio sulle sfide e i progressi nella coltivazione del caffè cubano e colombiano, compreso un corso di formazione per assaggiatori di caffè su un sistema standardizzato e sull’uso dei protocolli Q Arabica Grade, organizzato dalla Facoltà di Scienze Farmaceutiche e Alimentari dell’Università di Antioquia.

La professoressa Luz Stella Artajo, che ha accompagnato la missione dei professionisti cubani in Colombia nell’ambito dello sviluppo del settore del caffè nel Paese, ha sottolineato la qualità e la professionalità delle persone che fanno parte della catena del valore a Cuba.

Per l’articolazione della ricerca e della scienza sul caffè tra i tre Paesi, i partecipanti alle attività si sono impegnati a proseguire l’attuazione del piano di lavoro congiunto e la realizzazione di un’agenda comune, come stabilito nell’accordo interistituzionale del 14 luglio 2023, firmato tra il Ministero dell’Agricoltura di Cuba (MINAG), il Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale di Cuba (MINAG) e il Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Colombia (MINAG), il Ministero dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Colombia (MADR), l’Università di Antioquia (UdeA), l’Istituto Nazionale di Scienze Agrarie (INCA) di Cuba, l’Istituto di Ricerca Agroforestale (INAF), il Centro Nazionale di Ricerca sul Caffè (CENICAFE – Federazione Nazionale dei Produttori di Caffè della Colombia (FNC) e l’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS) a L’Avana e Bogotà.

Scambio di assaggiatori di caffè

Con l’obiettivo di rafforzare la rete di conoscenze e approfondire la comprensione e la visione analitica del caffè nella sua interezza, i rappresentanti dell’INCA e dell’INAF hanno visitato il CENICAFE per individuare le sfide, i problemi e le singolarità attuali, il consumo, la qualità e la produzione nei diversi scenari del caffè, al fine di proporre possibili soluzioni in base ai punti di forza istituzionali dei partecipanti.

intercambio de catadores de café en Colombia

L’ultimo giorno, il 30 ottobre, ha permesso la chiusura delle attività e, oltre alla consegna dei diplomi di partecipazione da parte dell’Università di Antioquia, questo evento ha avuto la partecipazione in teleconferenza dei Direttori dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo di Bogotà e L’Avana.

“Questo evento fa parte di una serie di azioni nell’ambito degli scambi internazionali e della formazione continua nell’area di lavoro situata nell’est di Cuba e anche a livello regionale nel settore del caffè e della produzione agro-ecologica sostenibile con il nostro programma MásCafé, attuato con il MINAG, attraverso l’INAF e il Gruppo Imprenditoriale Agro-Forestale (GAF). Questo contributo è il frutto di questo percorso cubano e si inserisce anche nella confluenza di un lavoro unitario, una cooperazione triangolare tra Colombia e Cuba, con il supporto dell’AICS presente in questi Paesi, un passo in più per completare la conoscenza, la scienza e la ricerca del caffè, con un approccio basato sulla creazione di reti di conoscenza e sulla diffusione di buone pratiche”, ha dichiarato Antonio Festa, direttore di AICS L’Avana.

Per la Cooperazione italiana sostenere questo modello è fondamentale anche secondo la visione del direttore dell’AICS di Bogotà, Mario Beccia, che durante il suo intervento all’evento di chiusura dello scambio ha detto: “Per la Cooperazione italiana è fondamentale continuare a promuovere la cooperazione triangolare e Sud-Sud tra Paesi vicini, valorizzando le capacità e le eccellenze di ogni Paese, nel processo di scambio di conoscenze, puntando a uno sviluppo integrale sostenibile. All’AICS di Bogotà crediamo che la Colombia possa rappresentare un punto di riferimento per la formazione globale, grazie alle conoscenze scientifiche e tecniche sviluppate in questa filiera produttiva”.

intercambio de catadores de café en Colombia

Missione OIV Barranquilla

Conclude prolifica missione del Direttore OIV Stefano Glinianski, accompagnato dalla dottoressa Elena Samaha

COMUNICATO STAMPA 
Bogotá D.C., 27 ottobre 2023.

La missione dell’OIV dell’AICS, nelle persone del suo direttore Stefano Glinianski e della dottoressa Elena Samaha,  realizzata in Colombia nella settimana dal 16 al 21 ottobre, ha avuto come obiettivo quello di valutare l’impatto della cooperazione e della nuova Agenzia in un Paese che si è rivelato accogliente, creativo, produttivo e resiliente. La sede AICS di Bogotá, con competenza su tutto il Sudamerica, ha accolto ed accompagnato la missione dell’OIV permettendogli di incontrare i principali attori e stakeholders della cooperazione italiana a Bogotá e nelle città di Leticia nell’Amazzonia e Barranquilla nella costa, dove AICS realizza iniziative a favore rispettivamente della conservazione della biodiversità della foresta Amazzonica e dell’integrazione socio economica dei migranti venezuelani.
Di particolare rilevanza sono stati a Bogotá gli incontri con il Capo Cooperazione della locale Delegazione UE, con la quale l’Agenzia ha instaurato un proficuo e continuo rapporto di collaborazione tecnica e finanziaria destinato a rafforzarsi nei prossimi anni, e con le locali sedi dell’ICE e della Camera di Commercio Italiana in Colombia, con i quali si è prospettata un’azione congiunta in vista della Fiera Biotech, che i due attori, insieme ad AICS, con la supervisione dell’Ambasciata, stanno organizzando per aprile del 2024.
A Leticia, capitale del Dipartimento dell’Amazzonia, la visita è stata l’occasione per conoscere alcune iniziative locali di protezione e conservazione della biodiversità che l’AICS sosterrà con un progetto su “Città Intermedie Sostenibili”, attualmente in fase di elaborazione, con un componente di valorizzazione del porto fluviale. Le riunione avute con le istituzioni ed enti ambientali locali hanno confermato il forte valore e riconoscimento del contributo italiano, soprattutto mirato alla sostenibilità e condivisione degli interventi, nonché considerazione delle effettive necessità dei territori coinvolti.
La parte di missione a Barranquilla, ha invece risaltato la collaborazione con il Sistema delle Nazioni Unite e con le OSC italiane presenti sul territorio, che eseguono azioni finanziate dalla Cooperazione italiana volte a garantire sostegno ai processi di integrazione socioeconomica dei migranti venezuelani e delle comunità di accoglienza – in particolare di donne in condizioni di vulnerabilità, ma anche con soci strategici a livello locale con cui è in corso una proficua collaborazione. La visita è stata altresì occasione per conoscere da vicino la situazione in cui versano i quasi 3 milioni di migranti dal Venezuela nel Paese, crisi migratoria venezuelana tra le principali sfide del Paese, e l’importanza di continuare a sostenere la risposta del Governo colombiano, che ha sinora dimostrato grande apertura verso l’inclusione della popolazione del Paese limitrofo e che ha confermato l’importanza del sostegno della cooperazione italiana ed internazionale per far fronte alle sfide attualmente esistenti.
La missione si è rivelata fondamentale e di successo per comprendere l’impegno di AICS non solo in Colombia ma nella prospettiva regionale di tutto il Sud America.

AICS insieme alle donne colombiane che lottano per la pace grazie al Women’s Peace and Humanitarian Fund

Alma (nombre ficticio) es la primera mujer afrodescendiente presidenta de uno de los consejos comunitarios del departamento de Nariño – Colombia. Un logro, el de Alma, obtenido gracias a su determinación y a la formación y apoyo que recibió del “Fondo Humanitario y de Paz de las Naciones Unidas para las Mujeres” – WPHF, también financiado por la Cooperación Italiana. Alma pudo reunirse con los funcionarios de AICS Roma y Bogotá, que participaron en la misión de donantes del WPHF, realizada del 3 al 5 de octubre.

 

En Colombia, el conflicto armado ha afectado gravemente a las mujeres, que siguen siendo víctimas de violencia sexual, económica, psicológica y física. Sin embargo, el papel de las mujeres en la construcción de la paz territorial también está reconocido en el nuevo programa “Paz Total” del Gobierno colombiano y el WPHF está trabajando para apoyar directamente a las organizaciones locales de mujeres comprometidas con los procesos de paz y con la lucha por los derechos de las mujeres, para empoderar a las mujeres locales, con el fin de hacerlas económicamente autónomas y liberarlas de la violencia, incluida la violencia doméstica. El WPHF ha financiado 51 proyectos en el país presentados por 79 organizaciones dirigidas por mujeres o que abogan por los derechos de las mujeres.

 

Por otra parte, próximamente, en el país se pondrá en marcha el proyecto de las Organizaciones de la Sociedad Civil OIKOS y CESVI, que fue seleccionado por AICS Bogotá a través de una convocatoria del canal de emergencias y que, siguiendo el enfoque del Triple Nexo, promoverá la participación de organizaciones locales dirigidas por mujeres y líderes sociales en el diálogo para la construcción de paz, actuando también para la integración socioeconómica de mujeres y jóvenes desplazados afectados por el conflicto en Buenaventura.

 

 

 

Donne alla guida di progetti ambientali a FIMA 2023: tre seminari su economia circolare e pagamenti per i servizi ambientali

Si è conclusa con un totale di 11mila presenze l’ottava edizione della Fiera Internazionale dell’Ambiente (FIMA), evento in cui attraverso mostre, stand commerciali e spazi accademici si è data visibilità ai più importanti progetti ambientali della Colombia, rappresentativi del Piano di Sviluppo Nazionale Colombia, potenza mondiale di vita.

In questa edizione si è evidenziato il ruolo di primo piano delle donne nel settore ambientale: dalle corporazioni autonome, ai dipartimenti di sostenibilità delle grandi aziende colombiane, passando per l’accademia e, naturalmente, il settore pubblico, le donne guidano l’agenda ambientale. L’atto inaugurale della Fiera, presieduto dalla Ministra dell’Ambiente, Susana Muhamad, e dal Vice Presidente Francia Márquez, Jhenifer Mojica, con la partecipazione del Ministro dell’Agricoltura, i Ministri dell’Istruzione e dello Sport e Sara Sofía Díaz, la “Greta Thumberg colombiana”, ha dimostrato che le donne colombiane si impegnano per lo sviluppo sostenibile del Paese, in una prospettiva inclusiva e di protezione delle comunità, dell’acqua e della biodiversità.

Il Programma di sviluppo rurale incentrato sul territorio (DRET II) non ha fatto eccezione. I progetti pilota nell’ambito della strategia delle Rutas territoriales che hanno presentato i loro risultati nell’ambito di FIMA 2023 sono guidati da donne, che hanno partecipato all’agenda accademica attraverso interventi relativi al pagamento dei servizi ambientali e all’economia circolare.

Se ve li siete persi, vi invitiamo a vederli:

1. Seminario “Pagamento per i servizi ambientali nel Páramo Cruz Verde – Sumapaz”

Questo progetto pilota, guidato dall’ingegnere ambientale e chimica, Angie Liliana Otálora, è stato implementato con successo dall’acquedotto regionale AGUASISO, un’associazione gestita dall’ingegnere Otálora. Il progetto ha sostenuto l’Alleanza per l’Integrazione Regionale – Páramo Cruz Verde – Sumapaz, nella conservazione, protezione e recupero del páramo. Grazie al lavoro svolto nei comuni di Pasca, Sibaté e Soacha, attualmente esistono 220 registri di proprietà con il potenziale per entrare nel programma di pagamento per i servizi ambientali, che coprono più di 30 villaggi e rappresentano 1.470 ettari da preservare.

2. Seminario “ La governance come pilastro dello sviluppo e rafforzamento dell’economia circolare nei territori”

Questo progetto pilota, realizzato dalla sezione di Montería della Pontificia Università Bolivariana (UPB), è stato diretto dall’economista Ana Karina Romero ed è risultato in una tabella di marcia dell’economia circolare per i territori della regione caraibica. Il lavoro di articolazione tra i tavoli regionali dei cinque dipartimenti si è concluso con risultati positivi e interessanti per il pubblico di FIMA 2023. Oltre a guardare il talk, è possibile visitare la pagina del progetto.

3. Seminario “Analisi delle opportunità della biomassa di canna da zucchero”

Claudia Betancurt, direttrice esecutiva di Biointropic e ingegnere alimentare, ha guidato questo progetto che si è concentrato sull’analisi delle opportunità di mercato per la biomassa residua dal settore della canna da zucchero, in collaborazione con Fedepanela. In questo discorso vengono discussi argomenti quali gli usi industriali e i nuovi modelli di business, secondo i principi della Strategia nazionale per l’economia circolare (ENEC) del Paese, rilevanti per la politica di crescita verde e il Patto verde dell’Unione europea e la sua strategia di economia circolare.

Intervento conclusivo di Furio Massolino, Coordinatore del Programma DRET II