Il pagamento per i servizi ambientali rafforza le imprese e il territorio

Progetto PSA Tumaco
Secondo il Consejo Bajo Mira y Frontera, il progetto pilota di Pagamento per i servizi ambientali genererà sviluppo e alternative economiche per i suoi abitanti, stimolando al contempo la conservazione delle foreste e dei territori ancestrali

“Per noi è di vitale importanza far parte di questo progetto. La comunità conosce i benefici che può portarci ed è per questo che oggi abbiamo famiglie impegnate a portarlo avanti”, così Willinton Guerrero, presidente del Consiglio Bajo Mira y Frontera, parla del progetto pilota di Pagamento per i servizi ambientali (PSA) gestito dalla Fondazione Sacha Llaqta nell’ambito della Strategia delle Rutas Territoriales del Programma di Sviluppo Rurale Territoriale (DRET II).

Il territorio di questo Consiglio comunitario comprende 46.482 ettari ubicati nell’area rurale del comune di Tumaco, dalla parte inferiore del fiume Mina fino al confine con l’Ecuador. Più di 9.000 persone vivono in queste terre di foreste alluvionali e zone costiere, dedicandosi principalmente all’agricoltura e alla pesca. La conservazione di questo territorio è sempre stata una priorità per le organizzazioni e le comunità che lo abitano. Per questo motivo, la prima fase del progetto ha privilegiato 1.000 ettari di aree strategiche per la loro importanza nel ciclo di riproduzione dei pesci. “È rilevante evidenziare due strategie facenti parte di questo schema PSA: definire le aree strategiche di conservazione e, allo stesso modo, identificare, accompagnare e promuovere le imprese verdi come strategia per lo sviluppo economico del territorio”, spiega José Antonio Gómez, esperto ambientale del Programma DRET II. Proprio il rafforzamento e il consolidamento delle aziende del cacao è una delle maggiori aspettative derivate dal progetto, afferma Héctor Segura, vicepresidente del Consiglio comunitario. Il cacao prodotto a Tumaco è uno dei più pregiati dell’industria del cioccolato ed è stato più volte premiato al Salone del Cioccolato di Parigi. Secondo Héctor Segura, il cacao fa parte della tradizione e della cultura della sua comunità. Tuttavia, la commercializzazione non è così semplice, poiché i prezzi sono influenzati dagli intermediari: “Vogliamo rafforzare le nostre aziende produttrici di cacao in modo da avvantaggiare un numero maggiore di famiglie”.

Progetto PSA Tumaco

Ma questo non è l’unico investimento che il Consiglio Comunitario di Bajo Mira y Frontera intende fare nel territorio. Secondo il presidente, sono state definite anche altre linee che corrispondono al settore delle infrastrutture, 40% e al settore sociale, 30%: “Sappiamo che il PSA può aiutarci a mitigare alcuni dei problemi che dobbiamo affrontare qui”, dice.

Grazie a questo progetto, la comunità è motivata ad ottenere le risorse necessarie per proseguire con il progetto a lungo termine, in modo che quelle aree di foresta e sistemi agroforestali ancestrali che sono stati preservati per tanti anni, gli stessi che danno al cacao il suo sapore caratteristico, possano contribuire allo sviluppo economico e alla diversificazione delle attività produttive. “Conosco famiglie che prima si occupavano del commercio del legname e ora sono diventate custodi del bosco”, dice con orgoglio uno dei capigruppo, aggiungendo “se riusciremo a trovare le risorse per realizzare questo progetto, potrebbe avere un impatto mai visto nel nostro territorio”.

Progetto PSA Tumaco

Il Programma DRET II sostiene la creazione del Sistema Informativo di Spesa e Finanziamento Ambientale della Colombia

L’assistenza tecnica del programma di sviluppo rurale con focus territoriale (DRET II) ha sostenuto la creazione dell’applicazione per il Sistema informativo di spesa e finanziamento ambientale della Colombia (SIGFAC), che rafforza il sistema di misurazione dei conti ambientali a livello nazionale

Disporre di una registrazione efficace, affidabile e in tempo reale delle informazioni relative alla spesa pubblica ambientale di un Paese è essenziale quando si prendono decisioni per l’attuazione di politiche pubbliche di tipo ambientale. Per questo motivo, la creazione della nuova applicazione per il Sistema Informativo di Spesa e Finanziamento Ambientale della Colombia è una pietra miliare per il settore ambientale e un’ottima notizia per i funzionari che, prima dell’arrivo dell’applicazione SIGFAC, dovevano richiedere mensilmente le informazioni richieste a ciascuna delle imprese autonome e agli altri soggetti che dovevano riferire sui conti ambientali.

Questo nuovo sistema nasce per facilitare il processo di consegna delle informazioni e standardizzare la rendicontazione delle spese e dei finanziamenti ambientali, il ché comporterà vantaggi e opportunità quali: la possibilità di effettuare un’analisi completa, consolidando le informazioni ottenute dai territori; creare linee di base che tengano conto del comportamento storico della spesa pubblica ambientale; e in definitiva, facilitare il processo decisionale nell’ordine pubblico.

Lo sviluppo dell’applicazione è frutto dell’assistenza tecnica del Programma di Sviluppo Rurale con Approccio Territoriale (DRET II) cofinanziato da AICS, Unione Europea e Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), a sostegno del Dipartimento Amministrativo Nazionale di Statistica (DANE) e il Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo Sostenibile.

Per otto mesi, sotto la guida del team tecnologico DANE e con l’assistenza dei consulenti DRET II in collaborazione con l’organizzazione WWF Colombia, ingegneri e sviluppatori di software hanno costruito questo strumento che avrà la capacità di fornire informazioni relative alle spese di protezione e gestione delle risorse, alle tasse ambientali e alle imprese verdi, tra le altre.

Il SIGFAC, oltre a fornire informazioni al Comitato Tecnico Interistituzionale per la Spesa e il Finanziamento Ambientale secondo le linee guida del Sistema di Contabilità Ambientale ed Economica (SCAE), dà spazio alle raccomandazioni dell’OCSE, di cui la Colombia è membro, sulle buone pratiche per la gestione della spesa pubblica ambientale.

L’anno si chiude con risultati positivi per le rutas territoriales nell’ottica del rafforzamento delle associazioni rurali

Promuovere l’educazione finanziaria, l’associatività e l’inclusione nelle campagne colombiane è uno degli impegni dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (AICS), nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale con Approccio Territoriale (DRET II)

Secondo l’ultimo rapporto sull’inclusione finanziaria preparato dalla Soprintendenza Finanziaria della Colombia e dalla Banca de las Oportunidades, in Colombia esiste un forte divario tra aree urbane e rurali in termini di accesso al credito, al risparmio e ad altri prodotti finanziari. Infatti, mentre nelle città e nei centri abitati l’indicatore è del 99%, nelle zone rurali il dato oscilla tra il 56% e il 70%. A questa situazione si aggiunge la precaria educazione finanziaria della maggioranza della popolazione rurale, fatto che accresce le disuguaglianze.

Per contribuire a cambiare questa situazione, il Programma DRET II, ​​cofinanziato dall’Unione Europea, dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO Colombia) e dall’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (sede AICS Bogotá), ha realizzato due progetti pilota in collaborazione con l’Agenzia per lo sviluppo economico locale della Valle del Cauca (ADEL BRUT), con l’obiettivo di fornire assistenza tecnica al Ministero dell’agricoltura e dello sviluppo rurale per rafforzare l’associatività rurale e l’autogestione finanziaria delle organizzazioni.

Questo progetto, che fa parte delle Rutas Territoriales del DRET II, ​​ha preso forma da una metodologia realizzata dal Ministero in collaborazione con Red Adelco, che si è concretizzata nel documento Ruta de Asociatividad Rural Productiva, successivamente validato nel territorio a beneficio di sei associazioni dai comuni di Versalles, El Dovio, Trujillo, Toro, Bolívar e Roldanillo nella Valle del Cauca.

I risultati positivi dei programmi pilota sono stati molto apprezzati durante l’evento estivo presieduto da ADEL BRUT a Roldanillo, con la presenza di funzionari della Direzione del Ministero dell’Agricoltura e del governo di questo dipartimento. In totale, sono state beneficiate 6 organizzazioni e più di 150 persone e le rispettive famiglie.

In questo senso l’Italia ha molto da dare alla Colombia, perché lì le cooperative e le piccole associazioni produttive rappresentano il 10% del PIL italiano. L’associatività, nel tempo, genererà un impatto significativo sull’economia a livello dipartimentale e nazionale”, ha affermato il direttore del Programma DRET II ed esperto AICS in sviluppo rurale, Furio Massolino.

Per scoprire in che modo questo progetto ha influito sulla vita dei beneficiari, clicca qui.

Luisa Fernanda e Fabiola: unione e risparmio per rafforzare il campo

Luisa Fernanda e Fabiola, contadine del dipartimento della Valle del Cauca, fanno parte di associazioni produttive che riconoscono l’importanza del risparmio e dei fondi autogestiti, cosa che ha permesso loro di guardare al futuro con più ottimismo e fiducia

Il progetto pilota “Creando i nostri fondi autogestiti”, parte delle Rutas territoriales del Programma DRET II dell’AICS, dell’Unione Europea e di FAO Colombia, ha chiuso l’anno con più di 150 beneficiari, per lo più contadine che fanno parte di associazioni di a nord della Valle del Cauca.

Tra queste associazioni spiccano ASOMUCAVA e Corposanisidro.

ASOMUCAVA – Associazione di Donne Coltivatrici di Caffè, Agricole e Zootecniche della Valle del Cauca – è costituita da contadine che coltivano caffè, cacao e canna da zucchero, e allevano polli e galline. Donne “berracas y echadas para adelante”, come si dice nel gergo popolare di questa zona della Colombia.

Luisa Fernanda Fajardo è una delle responsabili di questa associazione. Lei e le sue undici colleghe hanno partecipato al progetto pilota, e sostengono che questo sia servito a rafforzare i legami tra le socie: “Grazie al progetto Fondi Autogestiti, ci sentiamo più una famiglia. Ci hanno insegnato i vantaggi del risparmio perché ogni 15 giorni ci riunivamo per contribuire alla cassa comune e in questo processo coinvolgevamo anche le nostre famiglie”. Infatti, una delle azioni del progetto è stata quella di dotare ogni associazione di un “kit di risparmio”, composto da una cassaforte e da alcuni statuti per il fondo sociale, con linee guida e protocolli per l’utilizzo. Secondo i rappresentanti del Ministero dell’Agricoltura coinvolti nel progetto, questa pratica è stata una delle più rilevanti, poiché in questo modo è stato possibile sensibilizzare gli associati e generare la fiducia necessaria affinché i fondi siano sostenibili in futuro.


Grazie alle informazioni e alla formazione ricevuta nell’ambito del progetto, le donne di ASOMUCAVA potranno rafforzare la loro attività situata nel centro di Roldanillo (Valle del Cauca), dove vendono caffè, marmellate e dolci.

Corposanisidro è composto da lavoratrici del villaggio di San Isidro nel comune di Bolívar. Fabiola Pulido, una delle associate, ha evidenziato il supporto formativo e istituzionale ottenuto dal progetto, che ha dato loro una prospettiva più ampia su ciò che possono ottenere attraverso il risparmio: “Nelle aree rurali, la maggior parte delle donne non sa a cosa serva il risparmio nè come può aiutarci a far crescere le nostre attività. Ci hanno insegnato a proiettarci nel futuro, ad avere una pianificazione produttiva per andare avanti”.

Questo tipo di fondi sociali acquista maggiore importanza in contesti come questo villaggio, dove i piccoli produttori devono far fronte alle grandi corporazioni e al detrioramento dell’ambiente generato dalle monocolture e dal monopolio delle sementi. “Questo fondo ci permetterà di avere un cuscinetto nei momenti di bisogno per la comunità”, conclude.


Incontro di chiusura del progetto nel villaggio di San Isidro, dove donne come Fabiola hanno ricevuto formazione in materia finanziaria, di risparmio e associativa.

Intervista a Fabiola Pulido, beneficiaria del Programma DRET II

Evento di chiusura del progetto “Donne rurali e politiche pubbliche” con Fundación Alpina

La Fondazione Alpina, nell’ambito del progetto Rutas territoriales sostenuto dal Programma DRET II e di concerto con la Direzione delle Donne Rurali del Ministero dell’Agricoltura e le autorità locali, ha organizzato a Barrancas (La Guajira) l’evento di chiusura del progetto “Donne rurali che partecipano e si appropriano efficacemente degli strumenti di politica del settore”, che ha avuto un impatto in tre comuni del Cauca (Balboa, Mercaderes e Popayán) e in uno di La Guajira (Barrancas). L’obiettivo principale era mitigare i divari di genere attraverso la formazione di 142 donne in strumenti e politiche pubbliche in modo che sapessero quali sono i loro diritti in materia di accesso alla terra, assistenza tecnica e finanziamenti.

Durante l’evento è stato organizzato uno spazio di dialogo orizzontale tra le donne del territorio e le istituzioni regionali, quali ADR (Agenzia di Sviluppo Rurale), ICA, SENA, Agrosavia, Azienda Regionale, Banco Agricolo e il Municipio. Inoltre si è svolta una fiera dell’imprenditoria e delle iniziative produttive e una rassegna culturale con danze tipiche della regione.

Giovanni Redondo, coordinatore del progetto della Fundación Alpina, ha evidenziato che la partecipazione ai workshop sull’appropriazione delle politiche settoriali è stata di quasi il 95% e il ruolo svolto dalla cooperazione internazionale, attraverso il programma DRET II, ​​la cui presenza sul territorio ha attratto enti locali e nazionali: “Non è un approccio comune nei donatori, che quasi sempre si limitano a finanziare i progetti”, ha detto.

Astrid Mosquera, una delle beneficiarie del progetto, ha sottolineato il processo di appropriazione che le donne hanno avuto nel loro territorio in termini di partecipazione politica: “Pensavo che il concetto di politica pubblica facesse riferimento all’entrata delle donne in politica. In questo paesino ci manca molta conoscenza, ma adesso sentiamo autonome, perché conosciamo le istituzioni a favore delle donne“.

Scopri altre testimonianze delle beneficiarie di questo progetto nella sezione Video.

Cecilia López, ministra dell’agricoltura, ha partecipato alla riunione della rete parlamentare Parlaméricas per l’uguaglianza di genere

Dal 30 novembre al 2 dicembre 2022 si è tenuto presso il Congresso della Repubblica di Colombia il 14° incontro della Rete parlamentare Parlaméricas per l’uguaglianza di genere. L’evento si è concentrato sulla proposta di prospettive legislative per una crescita economica inclusiva, avendo come asse l’economia della cura. Il Programma DRET II ha sostenuto l’incontro, seguendo uno degli assi strategici del programma: la promozione dell’accesso delle donne delle zone rurali ai beni produttivi e della loro partecipazione alle politiche pubbliche e ad altri organi decisionali settoriali.

Secondo i dati del Dipartimento Amministrativo Nazionale di Statistica (DANE), in Colombia, il 93% delle donne che vivono nelle aree rurali svolge attività lavorative non retribuite. Sebbene rappresentino il 48,2% della popolazione rurale, il loro tasso di occupazione è appena del 30,6% e il loro reddito medio è inferiore del 28,4% a quello degli uomini. Questo problema è tra le priorità del Ministero dell’Agricoltura, per questo la Ministra Cecilia López, su invito del Programma DRET II, ​​ha partecipato all’incontro, condividendo la sua prospettiva sull’importanza dell’economia della cura nel dibattito “Le dimensioni economiche della cura: miti e realtà“.

Il problema è che la cura non è riconosciuta come settore produttivo. È giunto il momento che queste attività vengano assunte dal mercato, dallo Stato, dalle famiglie e dalle comunità. Non si tratta di sovvenzionare, ma di considerarla una categoria, in modo che ci sia una maggiore domanda e offerta di lavoro, che genererà una massa salariale più alta, tasse e un aumento del PIL”, ha sostenuto la Ministra dell’Agricoltura durante il suo intervento.

In questo senso, la FAO ha accompagnato l’aggiornamento della Legge 731 sulle donne rurali del 2002, lavoro che ha comportato sfide in termini di volontà politica, investimenti e, soprattutto, transversalizzazione dell’approccio di genere in tutte le politiche rurali. D’altra parte, DRET II ha lavorato in questa direzione attraverso la strategia delle Rutas territoriales del progetto “Donne rurali che partecipano e si appropriano efficacemente degli strumenti di politica del settore” realizzato con la Fondazione Alpina nei territori di Cauca e La Guajira.

3° Congresso di Ricerca Ambientale e Innovazione Ambientale della CAR: uno spazio per parlare dei danni del cambiamento climatico

Alcuni rappresentanti del Programma DRET II e delle entità che lo finanziano hanno partecipato al 3° Congresso di Ricerca Ambientale e Innovazione Ambientale, organizzato dall’Ente Regionale Autonomo di Cundinamarca (CAR), per parlare dei principali progetti e strategie che si stanno portando avanti dalla cooperazione internazionale a sostegno della lotta contro cambiamento climatico.

Uno dei temi principali è stata la lotta al cambiamento climatico. Per parlare della visione dell’Unione Europea su questo tema, Tobias Biermann, Responsabile Ambiente, Clima e Occupazione della Delegazione dell’Unione Europea in Colombia, ha partecipato al forum “Cosa fare per affrontare il cambiamento climatico?” e ha evidenziato l’importanza del Green Deal europeo e la necessità di includere più settori nella strategia: “L’obiettivo è lavorare insieme a tutti i settori, non solo all’energia e alla politica. Tutti devono ridurre le proprie emissioni“. Ha inoltre fatto riferimento al piano Fit for 55 dell’UE, che propone un pacchetto di misure e normative per ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030.

Da parte sua, il direttore della sede AICS di Bogotá, Mario Beccia, ha presentato i progetti che si stanno sviluppando a livello territoriale in termini di sviluppo rurale e sostenibilità ambientale, evidenziando i progetti del programma DRET II: “Abbiamo sviluppato progetti intorno al consolidamento della pace e all’inclusione di piccoli produttori rurali in dipartimenti come Cauca e Huila. Inoltre, stiamo rafforzando le politiche pubbliche in materia di sviluppo rurale e ambiente, marketing agricolo e donne rurali con il progetto DRET II, ​​che finanziamo con l’Unione Europea e la FAO”.

Furio Massolino, direttore del Programma DRET II, ​​ha tenuto una conferenza in tema di “Sistemi agroforestali e la loro importanza nella mitigazione dei cambiamenti climatici”, in cui ha spiegato i vantaggi di questi tipi di sistemi per aiutare ad adattare le colture a eventi meteorologici estremi come siccità e forti piogge : “I sistemi agroforestali sono un ottima modalità di gestione del territorio, soprattutto in condizioni di suoli vulnerabili al degrado, oltre a consentire la differenziazione dei prodotti ottenibili in un’unità di territorio, attraverso l’associazione di varie colture, che consente di avere più fonti di reddito grazie alla diversificazione della produzione e non dipendenti da una monocoltura. In altre parole, in questo modo si riduce la vulnerabilità legata a una monocoltura e utilizzare tutto il potenziale dell’ecosistema, aumentando anche la biodiversità nel sistema produttivo”.

Il Congresso si è svolto presso il centro congressi Ágora Bogotá, con la partecupazione di 6.000 persone, 125 stand, 220 relatori, 25 paesi invitati e 350 aziende partner.

Expo Agrofuturo: Trasformare le aree rurali per un futuro sostenibile, inclusivo e di pace

L’Unione Europea è stata l’ospite d’onore ad Expoagrofuturo 2022, dove ha presentato quattordici dei progetti che sta sviluppando nel Paese con vari partner, all’insegna del motto “Trasformare le aree rurali per un futuro sostenibile, inclusivo e di pace”. Tra questi progetti c’era il Programma DRET II, ​​con uno stand nello spazio comune progettato per l’Unione Europea nel padiglione 6 di Corferias a Bogotá.

Lo stand DRET II ha dato visibilità ai beneficiari dei diversi progetti che sono sostenuti in coordinamento con il Ministero dell’Agricoltura e l’Ufficio per le Attività Verdi del Ministero dell’Ambiente. Allo stesso modo, hanno partecipato allo stand congiunto anche altri progetti beneficiari del DRET II come “Donne rurali e politiche pubbliche”, appartenenti alle Rutas Territoriales sviluppate con Fundación Alpina, in cui le donne beneficiarie di questo progetto pilota hanno avuto ila possibilità di esporre i propri prodotti artigianali e condividere esperienze e testimonianze nei dibattiti organizzati nell’ambito dell’agenda accademica.

Il Programma DRET II ha organizzato quattro convegni accademici con l’obiettivo di raccogliere diversi punti di vista in merito alle sfide che il settore rurale deve affrontare di fronte ai cambiamenti strutturali che saranno realizzati dal nuovo Governo: “Inclusione – Il ruolo di famiglia, contadina e comunità, donne e giovani nel futuro dell’Agro’; “Innovazione per economie verdi: scienza e tecnologia per l’agricoltura”; ‘Transizione agroecologica e ruolo dei sistemi agroalimentari’ e ‘Agricoltura e costruzione della pace’.
A questi panel hanno partecipato rappresentanti dell’Unione Europea, della FAO e dell’AICS, nonché beneficiari dei diversi progetti, accademici e funzionari dei Ministeri dell’Agricoltura, dell’Ambiente e delle loro agenzie, che hanno potuto socializzare i risultati ottenuti grazie al lavoro svolto in collaborazione con il Programma e gli enti dipartimentali e municipali.

L’ultimo giorno di Expoagrofuturo si è tenuta una colazione alla presenza della Vice Presidentessa, Francia Márquez, dei Ministri dell’Ambiente e dell’Agricoltura, del Ministro della Scienza e della Tecnologia, dell’Ambasciatore Gilles Bertrand e di undici ambasciatori degli Stati Membri della UE (Unione Europea). Nella stessa giornata, l’Unione Europea ha presentato il forum “Commercializzazione: sfide e scommesse per lo sviluppo rurale”, che mirava a generare proposte per migliorare la costruzione di politiche, programmi e progetti pubblici che promuovano la sostenibilità economica, sociale e ambientale. per i piccoli e medi produttori, oltre che per la popolazione in generale.

Il Programma DRET II ha partecipato alla Fiera Internazionale del caffè, del cacao e dell’agriturismo del Huila

La seconda edizione della Fiera Internazionale del Caffè, del Cacao e dell’Agriturismo di Huila (FICCA 2022) ha accolto a Neiva più di 20.000 visitatori che, per tre giorni, hanno potuto godere dell’offerta di prodotti esposti in 120 stand, oltre a tavole rotonde aziendali, aste, competizioni di baristi , laboratori di degustazione e una variegata agenda accademica.

Questo evento, organizzato dal governo di Huila, dalla Federazione nazionale dei coltivatori di caffè della Colombia, dal Servizio nazionale di apprendimento (SENA) e da Fomcultura Huila, ha rappresenato un’importante vetrina commerciale per il dipartimento, che produce la maggior quantità di caffè nel Paese, oltre a varietà specifiche di cacao.

Il Programma DRET II dell’Unione Europea, AICS e FAO ha partecipato come sponsor ufficiale dell’evento attraverso uno stand e una conferenza dal titolo “La cooperazione internazionale e il suo impulso al caffè della Colombia”, a cui ha partecipato Furio Massolino, direttore del programma DRET II; Diego Mora, assistente rappresentante della FAO Colombia; Luca de Paoli, responsabile tecnico della sede AICS di Bogotà e il segretario all’agricoltura del dipartimento, Dilberto Trujillo. La conferenza ha illustrato il lavoro che il DRET II e le entità che lo compongono hanno realizzato in alleanza con le autorità del dipartimento di Huila, in tema di sviluppo integrale del campo e di sostenibilità e modernizzazione di colture quali caffè.

La partecipazione a FICCA 2022 ha anche permesso di presentare i nuovi progetti dell’AICS. Agrocadenas, per esempio, è un progetto che mira a rafforzare le filiere di produzione del caffè e della passiflora nel dipartimento attraverso l’innovazione tecnologica, il rafforzamento della commercializzazione e la responsabilizzazione delle associazioni di produttori attraverso cooperative e alleanze pubblico-private. In totale, questo progetto di cooperazione italiana beneficerà più di 15mila persone nei dipartimenti di Huila, Tolima e Arauca, e avrà un budget di 11 milioni di euro.

Primo incontro del tavolo sull’occupabilità e l’imprenditorialità dei giovani rurali (MEEJR)

Per la prima volta si è riunito in Colombia il tavolo sull’occupabilità e l’imprenditorialità dei giovani rurali (MEEJR), un’iniziativa che ha coinvolto più di 80 organizzazioni di diverse regioni del Paese presso l’Universidad Libre, a Bogotà. L’evento è stato un’occasione per sottolineare la necessità di migliorare la qualità della vita della popolazione rurale e indigena, consolidare i canali di incidenza nelle politiche pubbliche della gioventù rurale, nonché raccogliere visioni del territorio nel quadro della strutturazione del nuovo Piano Nazionale per lo sviluppo.

Durante la prima giornata si sono svolti colloqui con la presenza di funzionari del Ministero dell’Agricoltura e del Ministero dell’Ambiente; l’Agenzia Nazionale del Territorio (ANT); nonché rappresentanti del Programma DRET II e degli enti che lo compongono, tra cui Sonia Tato, vice capo della cooperazione della Delegazione dell’Unione Europea in Colombia e Luca de Paoli, responsabile tecnico della sede AICS di Bogotà.

La seconda giornata è stata dedicata alla fiera dell’imprenditoria allestita all’interno dell’Università con oltre 20 stand dove i giovani partecipanti hanno esposto e venduto una varietà di prodotti e servizi; dal caffè, cacao, cocadas, bracciali e zaini, ai piani agrituristici. La terza e ultima giornata si è conclusa con una dimostrazione artistica della corporazione Casa de Colores e con spazi privati ​​per laboratori dove i membri del Consiglio hanno concordato i punti generali da presentare per il Piano Nazionale di Sviluppo.

I giovani rurali del MEEJR rappresentano 950 organizzazioni giovanili contadine e indigene provenienti dai 32 dipartimenti del Paese. Questa leadership nazionale è stata raggiunta grazie al sostegno fornito dal Programma DRET II, ​​in stretto coordinamento con la Direzione Nazionale della Pianificazione (DNP). Grazie al lavoro svolto, i giovani rurali potranno lavorare attivamente per influenzare il Piano di Sviluppo Nazionale del nuovo Governo e, inoltre, AICS prevede di continuare ad accompagnare il lavoro con i giovani rurali attraverso il progetto “Giovani rurali: il campo in movimento”, programma che inizerà nel 2023.